Per la prima volta, il Partito Comunista ha conquistato un seggio nel parlamento del Telangana, lo Stato più giovane dell’India, ottenendo la vittoria in coalizione con l’Indian National Congress.

Lo Stato del Telangana è situato nell’India meridionale, con capitale Hyderabad ed una popolazione che supera i 35 milioni di abitanti. Prima del 2 giugno 2014, il Telangana faceva parte dello Stato dell’Andhra Pradesh, fino a quando il governo decise di staccare questo territorio per farne il ventinovesimo Stato federato della Repubblica dell’India. Tale decisione ha posto fine ad una lunga diatriba che datava da ben prima dell’indipendenza dell’India, visto che ancora nel 1947 la regione del Telangana era sotto la dominazione dei Nizam di Hyderabad, essendo di fatto un principato musulmano.

Nel 1948, l’India ha condotto l’operazione “Policarpo” per annettere Hyderabad all’Unione Indiana, favorita anche dalle sommosse popolari contro il principato, all’interno delle quali giocò un ruolo fondamentale il Partito Comunista d’India. In quegli anni, infatti, i comunisti locali diedero vita ad una milizia armata che ottenne il controllo di un’area abitata da circa tre milioni di persone, fino a quando la ribellione non venne repressa nel sangue.

Nel 1956, al fine di garantire l’integrazione del Telangana con il resto dell’India, venne creato lo Stato dell’Andhra Pradesh, nato dall’unione della regione del Telangana con quella dell’Andhra, considerate vicine dal punto di vista linguistico. Tuttavia, questa unione ha generato crescenti disuguaglianze economiche ed uno sviluppo disomogeneo tra le due regioni, dando vita ad un forte movimento separatista nel Telangana. Nel corso degli anni, il movimento per la separazione del Telangana dall’Andhra Pradesh ha guadagnato slancio con manifestazioni e scioperi, sostenuto da diversi gruppi e attivisti, fino a quando il governo centrale non ha annunciato la creazione del nuovo Stato.

Come sostenuto per anni dai separatisti, dopo la sua creazione, il Telangana ha visto uno sviluppo economico notevole, in particolare nel settore tecnologico. Hyderabad è diventata una delle principali destinazioni per le aziende dei settori tecnologico e informatico in India, mentre, dopo una fase di transizione, l’Andhra Pradesh si è visto costretto a spostare la propria capitale ad Amaravati.

In questo contesto, il 30 novembre si sono svolte le elezioni per rinnovare la composizione dell’assemblea legislativo del Telangana, nella quale siedono 119 deputati. Per il Telangana si è trattato solamente delle seconde elezioni legislative separate, con il partito locale Bharat Rashtra Samithi (BRS) che aveva guidato il precedente governo sotto la leadership di Kalvakuntla Chandrashekar Rao.

Tuttavia, questa volta il BRS ha dovuto affrontare l’alleanza composta dall’Indian National Congress (INC) e dal Partito Comunista d’India (CPI), che hanno ottenuto un totale di 65 seggi, garantendosi dunque il governo dello Stato del Telangana per la prossima legislatura. Nello specifico, l’unico candidato comunista, Kunamneni Sambasiva Rao, ha vinto il seggio del collegio elettorale di Kothagudem, ottenendo dunque il primo seggio per il Partito Comunista da quando esiste lo Stato del Telangana. A guidare il governo sarà invece il leader locale dell’INC, Revanth Reddy.

Dal canto suo, il BRS resta la seconda forza in parlamento con 39 deputati, mentre sono solamente otto gli eletti del Bharatiya Janata Party (BJP), il partito del primo ministro Narendra Modi, che fatica a decollare nel Telangana. Da notare anche i sette scranni conquistati dall’All India Majlis-E-Ittehadul Muslimeen (AIMIM), il partito dei musulmani indiani.

Pochi giorni prima, il 25 novembre, era andato al voto anche lo Stato del Rajasthan, in cui invece il BJP ha strappato il governo all’INC, con 115 deputati eletti contro i 70 del partito che aveva governato nella precedente legislatura. Sempre nel corso del mese di novembre, poi, si sono svolte le elezioni anche in altri due Stati indiani, il Madhya Pradesh, in cui il BJP si è confermato prima forza politica con ampio margine (163 seggi contro i 66 dell’INC), ed il Chhattisgarh, dove il partito di Modi ha sconfitto la maggioranza uscente guidata dall’INC (54 deputati eletti contro 35).

Da notare che il Partito Comunista, che in questo caso correva da solo, ha mancato di poco la conquista di un seggio nel collegio elettorale di Bastar (Chhattisgarh), dove Manish Kunjam, a lungo in testa nelle proiezioni, è stato alla fine sconfitto di poco dal candidato del BJP.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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