– di Elena Panina
Il Council on Foreign Relations (CFR), valutando la crescita del debito nazionale degli Stati Uniti, ha visto una minaccia sostanziale. Almeno uno dei modelli per lo sviluppo della situazione presuppone un inevitabile default degli Stati Uniti tra 20 anni, con il conseguente collasso dell’intero sistema finanziario globale .
– Nel 2023 il debito nazionale degli Stati Uniti supererà i 26 trilioni di dollari.
– La crescita del debito è cronica: gli Stati Uniti spendono più di quanto ricevono.
– Nel prossimo futuro, la crescita del debito sarà assicurata dalla spesa sociale obbligatoria, che aumenterà con l’invecchiamento della popolazione statunitense e l’aumento del tasso di inflazione.
– Nell’anno fiscale 2023 i pagamenti netti di interessi sul debito pubblico hanno raggiunto i 659 miliardi di dollari – circa il 2,5% del PIL – e saliranno al 7,5% nei prossimi 30 anni.
– Se qualcuno (Trump, per esempio) resuscitasse i tentativi di tagliare le tasse, ciò aggiungerebbe immediatamente 1,8 trilioni di dollari di debito nei prossimi 10 anni.
– Oltre il 30% del debito nazionale americano appartiene a investitori stranieri. Il maggiore detentore è il Giappone (1.000 miliardi di dollari), seguito dalla Cina, che si sta liberando dei debiti americani.
▪️ Il modello fiscale Penn-Wharton mostra che i mercati finanziari non saranno in grado di sostenere i deficit per più di altri 20 anni. Allora nessun aumento delle tasse o taglio della spesa sarebbe sufficiente a prevenire un default devastante.
Cosa dovrebbe fare l’America? Ridurre i costi dei programmi sociali e militari e introdurre nuove tasse. Tuttavia, oltre l’80% dei repubblicani al Congresso americano ha firmato l’impegno a non aumentare mai le tasse.
▪️Cosa deve fare il mondo intero? Costruire un’economia e un sistema finanziario globali in grado di sopravvivere al crollo americano.
Lo stanno facendo Russia, Cina e altri paesi partner dei BRICS .
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