Lucio Caracciolo: “Vince Putin? Di sicuro perde Zelensky e la Crimea rimarrà in mani russe. Kiev è ormai uno Stato fallito, saranno gli europei a pagare il conto”
Lucio Caracciolo a La7: “L’Ucraina è un Paese distrutto”
Ospite a Otto e mezzo (La7) il direttore di Limes, Lucio Caracciolo, commenta l’avvio dei negoziati di ingresso dell’Ucraina nella Ue, stroncando senza giri di parole gli entusiasmi dell’Europa e le auto-attestazioni della premier Giorgia Meloni che si è elogiata per essersi molto spesa per queste trattative.
“Giorgia Meloni dice che è un successo l’ok del Consiglio europeo ai negoziati di adesione dell’Ucraina alla Ue? Francamente non mi pare, tra le parole e i fatti c’è un abisso. L’Ucraina è ai piedi di Cristo, praticamente è un paese distrutto e in una guerra da cui non sa come uscire. Dire che magari tra 10 o 20 anni entrerà nella Ue mi pare discutibile. Stiamo giocando coi simboli, mentre le realtà ci sfuggono”.
Il fondatore di Limes aggiunge: “Quale Ucraina entrerà nella Ue? L’Ucraina è un paese invaso e diviso in cui metà della popolazione non c’è più. Di cosa stiamo parlando? Dovremmo parlare delle cose concrete, perché in realtà avremmo dovuto dare 50 miliardi di aiuti necessari all’Ucraina, ma non se ne parla più per il veto di Orban. Anzi – continua Caracciolo con molto sarcasmo, alludendo allo sblocco dei fondi di coesione autorizzato dalla UE per l’Ungheria – il presidente ungherese, che indubbiamente è un genio della trattativa, si è fatto dare 10 miliardi dalla Ue, perché, a quanto pare, le condizioni della libertà dei media sono migliorate”.