Foto di Io leggo perché
Quasi 600 mila nuovi libri nelle biblioteche scolastiche italiane, oltre 3 milioni in otto anni: è questo il bilancio straordinario dell’ottava edizione di #ioleggoperché, la campagna nazionale organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche.
Sono in totale 582.749 i libri donati (482.749 dai cittadini e 100.000 dagli editori) nelle 3.609 librerie aderenti per le 25.394 scuole e i 330 nidi iscritti al progetto. L’iniziativa – organizzata dal 2016 da AIE – è resa possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il libro e la lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il supporto di Fondazione Cariplo e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.
Quella che si è svolta dal 4 al 12 novembre scorsi è stata l’edizione di #ioleggoperché più partecipata di sempre e i numeri lo confermano: le donazioni, infatti, sono cresciute a livello nazionale del 10% circa rispetto al 2022. E sono così suddivise percentualmente tra le varie aree dello stivale: Nord Ovest (31%), Nord Est (27%), Centro (21%), Isole (5%), Sud (16%). Le Regioni in cui si è donato di più sono Lombardia (19,5%), Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Piemonte e Lazio, seguite da Puglia, Campania, Marche, Sicilia. In cima alla classifica dei Comuni più generosi troviamo Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Parma, seguiti da Firenze, Palermo, Salerno, Varese. Tra le province svettano, oltre a Milano e Roma, Torino, Vicenza, Bologna, Napoli, Firenze, Bari. La scuola che ha ottenuto il maggior numero di libri (ben 867) per la sua biblioteca è la scuola dell’infanzia “Cuore di Mamma” di Triggiano (BA). La seguono quattro scuole di primo grado che hanno ricevuto più di 500 libri ciascuna: “S. Pertini” di Savona, “A. Brofferio” di Asti, “B. Pasquini” di Massa e Cozzile (PT), “Pirandello-Svevo” di Napoli . È infine “Potere ai bambini” di Varese la libreria da cui sono transitati più libri (1.839) per l’iniziativa. Tra i titoli più amati, richiesti dalle scuole e donati dai cittadini, troviamo come di consuetudine al primo posto “Il Piccolo Principe”, seguito da “Il ladro di foglie”, “Il meraviglioso mago di Oz” e “La fabbrica di cioccolato”.
In questa ottava edizione c’è da segnalare la donazione speciale di oltre 4.000 nuovi libri per le scuole dell’Emilia-Romagna per aiutare a ricostruire le biblioteche scolastiche danneggiate dall’alluvione della scorsa primavera. A Caivano si è svolto invece un progetto speciale di contrasto alla povertà educativa attraverso i libri e l’educazione alla lettura all’Istituto superiore “F. Morano”, che ha ricevuto da AIE – in collaborazione con le case editrici Einaudi e Mondadori – una donazione di libri appositamente selezionati.
Grazie alla storica collaborazione tra #ioleggoperché e Libriamoci, la campagna nazionale di promozione della lettura del Centro per il libro e la lettura, l’Istituto ha anche ospitato Mariolina Camilleri e Maurizio De Giovanni in una serie di incontri pensati per avvicinare i ragazzi alla lettura. Inoltre, per il secondo anno consecutivo anche 330 asili nido, grazie al progetto pilota #ioleggoperchéLAB-NIDI, realizzato da AIE in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo, hanno potuto partecipare alla settimana di donazioni di #ioleggoperché.
La campagna nazionale di donazioni si è aperta il 4 novembre con la mobilitazione delle istituzioni, di tutto il mondo del libro, della cultura e dello spettacolo: testimonial, scrittori, editori, esponenti delle istituzioni hanno invitato ad andare in libreria e a donare libri alle biblioteche delle scuole di tutta Italia. E anche quest’anno il sostegno all’iniziativa del mondo della TV e della radio è stato significativo, così come la diffusione attraverso i social media. Anche il mondo del calcio ancora una volta è stato coinvolto nella campagna di #ioleggoperché: nelle 10 partite del Campionato di Serie A TIM, che si sono svolte dal 3 al 6 novembre (a Cagliari, Bergamo, Bologna, Firenze, Frosinone, Milano, Roma, Salerno, Torino, Verona), i calciatori della Serie A TIM e gli ufficiali di gara sono entrati sul terreno di gioco tenendo in mano un libro, donato poi ai bambini che li accompagneranno in campo. In tutti gli stadi, inoltre, è stato trasmesso sui maxischermi il video dell’iniziativa, mentre in televisione è andata in onda una grafica dedicata al momento del sorteggio del campo tra i due Capitani. Sabato 4 e domenica 5 novembre anche i capitani della Lega Serie B sono scesi in campo con un libro in mano e lo hanno consegnato ai due bambini con loro schierati, per ricordare anche ai tifosi di calcio di andare nelle librerie a donare.
La settimana di donazioni ha visto anche la grande partecipazione di scuole e librerie al contest 2023, il cui tema è stato “Diventare grandi con i libri”. 600 scuole si sono messe alla prova, senza limiti di fantasia, interpretando il tema del contest e organizzando le migliori attività per promuovere le donazioni alla propria biblioteca scolastica. Il prossimo appuntamento è a gennaio, quando le dieci scuole più creative dei quattro gradi scolastici saranno premiate, grazie ad AIE e al Ministero della Cultura, con 10 buoni da 1.000 euro da spendere per l’acquisto di libri.
L’ultima “tappa” di #ioleggoperché, prevista per la primavera 2024, vedrà protagonisti gli editori che partecipano all’iniziativa, che destineranno 100.000 libri alle biblioteche; questi verranno ritirati dalle scuole aderenti, sempre in libreria, nel marzo del prossimo anno, a conclusione della seconda fase del progetto.
Un’indagine condotta dall’Ufficio studi AIE in base alle risposte di 3.187 scuole (su un totale di 23.240) aderenti all’edizione scorsa di #ioleggoperché, ha confermato il quadro ancora molto difficile delle biblioteche scolastiche italiane. Più di 1 scuola su 5 tra chi ha risposto (il 22,8% per la precisione) non aveva una biblioteca centrale o di classe a scuola prima di partecipare a #ioleggoperché. Circa il 21%, più di 1 biblioteca scolastica su 5, è nata (o nascerà) grazie al progetto: nello specifico, il 14,6% la aprirà in futuro grazie ai libri del progetto, mentre il 6,3% l’ha già aperta in virtù del suo contributo decisivo. Solo una quota residuale non ha ancora una biblioteca e non la creerà in futuro (1,7%). Il 24,3%, circa 1 scuola su 4 di quelle che hanno partecipato all’indagine, indica come effetto di #ioleggoperché il miglioramento del prestito individuale. I bambini e i ragazzi si portano sempre più spesso a casa i libri: un effetto desiderabile non solo di per sé, ma soprattutto perché, in termini di contrasto alla povertà educativa, un prestito della biblioteca scolastica sempre più efficiente rappresenta di fatto, nei contesti di maggior disagio economico e sociale, una delle poche occasioni per far entrare libri nelle case dei ragazzi, contribuendo così a ridurre le disuguaglianze.
Qui per approfondire: https://www.ioleggoperche.it/uploads/2023/12/18/cs7comunicatofinaleioleggo-connumeriok6.pdf