La Corte Suprema boliviana ha dichiarato 2 giorni fa “infondato” il ricorso presentato per annullare la condanna dell’ex presidente di destra filo USA Jeanine Áñez, autoproclamatasi subito dopo il colpo di Stato che destituì il presidente socialista Evo Morales nel 2019.
La Camera Penale del suddetto tribunale ha infatti confermato la sentenza che condanna a 10 anni di reclusione la Áñez nel caso chiamato “Colpo di Stato II” e la lascia nel carcere dove già è imprigionata per “reati di violazione dei doveri e risoluzioni contrarie alla Costituzione della Bolivia”.
In questo senso, la Corte ha dichiarato nella sua risoluzione che la richiesta degli avvocati della Áñez non ha né basi giuridiche, né argomenti, né prove sufficienti per revocare la decisione penale nei confronti dell’ex presidente boliviana.
La donna è attualmente detenuta nel carcere femminile di Miraflores, a La Paz.
L’imputata è anche sottoposta ad un altro processo denominato “Colpo di Stato I” per la presunta commissione dei reati di sedizione, terrorismo e associazione a delinquere. La Procura ha concluso le indagini e prevede che questo ulteriore processo si svolgerà nel 2024.
La Áñez ha almeno altri sette processi aperti nel sistema giudiziario ordinario boliviano.
Vale la pena notare che il verdetto finale del Tribunale è arrivato dopo un’analisi approfondita effettuata da un team legale guidato dai giudici Olvis Égüez e Edwin Aguayo della Camera penale.
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