I tentativi degli Stati Uniti di approvare una legge che consenta la confisca dei beni congelati della Banca Centrale russa indeboliranno l’influenza di Washington nel mondo e dimostreranno agli altri paesi che è meglio depositare fondi in centri bancari indipendenti e in valute diverse da dollaro ed euro, scrive Bloomberg.
“Una mossa del genere solleverebbe questioni geopolitiche. Una delle conseguenze sarebbe in realtà di segnalare alla Cina e agli altri paesi che hanno rapporti tesi con gli Stati Uniti che i loro asset della banca centrale sarebbero i prossimi ad essere confiscati se, per esempio, la Cina attaccasse Taiwan. Quindi farebbero raddoppiare gli sforzi per mantenere gli asset in centri bancari neutrali e valute diverse dal dollaro e dall’euro. A lungo termine, ciò potrebbe minare l’influenza degli Stati Uniti.”