L’Argentina di Miley riafferma le sue “legittime pretese” sulla sovranità delle isole Falkland/Malvinas e chiede al Regno Unito di riaprire la questione. Lo si apprende da una nota del Ministero degli Esteri.

Falkland/Malvinas, l’Argentina di Milei torna a rivendicarne la sovranità

Buenos Aires chiede a Londra di di riaprire la questione Falkland/Malvinas, con l’obiettivo di restituirle all’Argentina. Lo si apprende da una dichiarazione ufficiale pubblicata il 3 gennaio 2024 sul sito ufficiale del Ministero degli Esteri.

I toni del governo Milei sono apparentemente morbidi ma la problematica è sempre la stessa. Secondo quanto si legge nella nota, Londra ha commesso un “atto di forza in tempo di pace”, contrario al diritto internazionale e alla posizione di Buenos Aires.

“Il governo argentino esprime ancora una volta la sua disponibilità a riprendere i negoziati bilaterali per trovare una soluzione a questa controversia di sovranità, in conformità con le pertinenti risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite”, ha affermato il Ministero.

Sulle isole “fin dai primi momenti l’Argentina aveva esercitato come nazione indipendente i suoi diritti di sovranità”, in qualità di erede dell’ impero coloniale spagnolo.

Il 3 gennaio 1933 vennero occupate dall’Inghilterra con “un atto di forza in tempo di pace”, si legge nella nota.

Il conflitto diplomatico tra Argentina e Regno Unito va avanti da decenni e raggiunse il punto più alto il 19 marzo 1982, quando cinquanta militari in borghese argentini sbarcarono nella Georgia del Sud (una delle trè isole dell’arcipelago) e issarono la bandiera argentina. I militari del Regno Unito provarono a bloccarli ma furono bloccati a loro volta dalle navi da guerra argentine.

Il 2 aprile il presidente della giunta militare argentina, Galtieri, ordinò l’invasione vera e propria delle Falkland/Malvinas contando sull’effetto blitzkrieg. Ma la Gran Bretagna, invece organizzò rapidamente una risposta militare violenta. Il Regno Unito inviò subito nella zona navi, aerei e sottomarini per scacciare le forze argentine. La guerra durò 74 giorni, provocò 650 morti tra i militari argentini e 255 tra quelli britannici. L’Argentina si arrese il 14 giugno 1982

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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