Ferdinando Pastore

Il successo, in Italia, è una patente con cui puoi dire quello che vuoi e così Paola Cortellesi, attrice comica bravissima, con il trionfo “fuori scala” di “C’è ancora domani”, è stata investita anche del ruolo di portabandiera della causa neo-femminista. L’attrice ha inaugurato l’anno accademico all’università Luiss Guido Carli con un monologo sugli stereotipi sessisti delle fiabe in cui, per esempio, i sette nani si trasformano, in quanto maschi, in sfruttatori di Biancaneve.

La Cortellesi contro i 7 nani “patriarcali”

Paola Cortellesi, durante un ritrovo di futuri manager addestrati dall’università di Confindustria all’insipienza culturale dei dogmi di mercato, in nome del femminismo cieco, reazionario, tutto lustrini e paillettes dei nostri giorni, rovescia, con il classico sorriso compiaciuto dei piani alti, la realtà.

sette nani erano operai minatori, sì quelli che entrano nei cunicoli e si ammazzano di fatica per due spiccioli ricoperti dal carbone, condizione emblema dello sfruttamento di un tempo, e mossi dalla solidarietà umana – quella common decency tanto decantata da Orwell che contraddistingueva i valori portanti della classe operaia – ospitarono una ragazza sperduta nella loro casa dove vivevano assiepati come sardine. Biancaneve, di rango aristocratico, mossa a compassionevole slancio di riconoscenza, si adopera per imborghesire l’abitazione.

Quindi per la Cortellesi e per tutte le donne hollywoodiane improvvisatesi attiviste, sette sfruttati si trasformano, in quanto maschi, in sfruttatori di una nobile, minacciata di omicidio commissionato da un’altra donna.

Bisogna comprendere bene qual è il significato recondito di queste improvvisazioni didattiche e quanto questo rovesciamento sia conforme al mantenimento dei rapporti di forza tra le classi sociali al tempo delle “liberaldemocrazie” di mercato.

La cultura si genuflette nei confronti del potere, dell’Occidente che esporta civiltà a suon di pulizie etniche, che bombarda innocenti nel nome del progresso. Il femminismo dei nostri tempi è conformismo di regime e come tale va considerato.

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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