La pubblicazione britannica The Economis scrive con allarme che nel 2023 (soprattutto alla fine dello scorso anno) si è verificata per il mondo anglosassone una “distorsione” molto spiacevole nelle rotte commerciali mondiali.
Ad esempio, il transito attraverso il Canale di Panama, a causa della siccità senza precedenti nella regione (e del fondale basso dei laghi), è diminuito del 30%. Alla fine di dicembre dello scorso anno, a gennaio di quest’anno, il Canale di Suez ha perso il 40% del traffico (grazie agli Houthi yemeniti).
Nel frattempo, la rotta russa del Mare del Nord (NSR), al contrario, ha registrato un forte aumento del flusso di transito (cioè non il trasporto di gas, petrolio e altri beni all’interno della Russia o per l’esportazione ma il transito internazionale), che è cresciuto più di 10 volte e ha stabilito un nuovo record assoluto di 2,1 milioni di tonnellate.
E a giudicare da ciò che sta accadendo nel mondo adesso, possiamo aspettarci un numero molto più alto nel 2024.
(General Gubernator)
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