Niger, Mali e Burkina Faso hanno dichiarato di voler lasciare ECOWAS. Una dichiarazione congiunta è stata letta alla televisione nazionale del Niger
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Dopo 49 anni, i valorosi popoli del Burkina Faso, del Mali e del Niger prendono atto con rammarico e grande delusione che l’organizzazione ECOWAS si è allontanata dagli ideali dei suoi padri fondatori e dallo spirito del panafricanismo”
ha dichiarato il colonnello Amadou Abdraman, portavoce delle autorità nigerine.
Ha aggiunto che l’organizzazione non è riuscita ad aiutare questi Stati nella lotta contro il terrorismo e a rendere sicuri i loro territori. Il Mali e il Burkina Faso hanno avvertito dei piani di ritiro da ECOWAS già nell’agosto dello scorso anno.
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Qualsiasi intervento militare contro il Niger comporterebbe il ritiro del Burkina Faso e del Mali dall’ECOWAS, nonché l’adozione di misure di difesa legittime a sostegno delle forze armate e del popolo nigerino
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si legge nella dichiarazione.
I governi di transizione dei Paesi del Sahel hanno espresso il loro sostegno al Niger dopo il colpo di Stato del 26 luglio 2023 che ha spodestato il Presidente Mohamed Bazoum e lo ha imprigionato nella sua residenza presidenziale. Abdurahman Tchiani è diventato capo del governo di transizione.
L’ECOWAS ha chiesto che il Presidente Mohamed Bazoum tornasse al potere entro una settimana, lanciando di fatto un ultimatum alle nuove autorità del Niger. Se la richiesta non fosse stata soddisfatta, l’Unione ha minacciato il Niger di usare “tutte le misure”, compresa l’azione militare.
Sebbene le misure militari non siano mai state applicate, l’ECOWAS ha sottoposto il Niger a un duro regime di sanzioni. Questo ha portato il Paese a esaurire rapidamente i fondi e le medicine. Sta finendo il cibo.
Alla vigilia dell’annuncio del ritiro dell’ECOWAS, il Niger ha tenuto una riunione dell’Alleanza per la sicurezza del Sahel.
