di Agata Iacono


Mentre gli agricoltori in Europa e anche in Italia protestano perché sia protetta l’agricoltura, contro le norme che invitano a non coltivare, contro il “Green Deal”, i salari bassi e gli eccessivi costi di produzione, contro il potere delle multinazionali e l’importazione agevolata di prodotti concorrenziali dall’Africa, per un cibo sano e filiere controllate, una notizia è passata sotto silenzio.

Ma non la troverete nei media italiani e non è una battaglia delle opposizioni. La dà addirittura il Guardian: “l’Italia dice sì alla farina di grilli, alla faccia del grano italiano, della pasta nello spazio, del made in Italy mangereccio.”

Ah, no. Il made in Italy sembra assicurato: la farina di grilli sarà prodotta al 100% in Italia, magari al posto della Senatore Cappelli.

E The Guardian non sembra una fonte complottista… Riportiamo direttamente la fonte, crediamo che non necessiti di ulteriori commenti.

“Sì, è grillo: l’Italia dà il via libera alla farina di insetti per uso umano. Nutrinsect sfida i puristi alimentari italiani con la farina di grillo che può essere incorporata nella gamma di alimenti”

Così titola il Guardian

“Un’azienda che produce farine a base di grilli è diventata la prima in Italia a ricevere il via libera alla vendita di alimenti a base di insetti per consumo umano, sfidando i puristi del cibo italiano e persino un tentativo del governo di frenarne l’uso.

Josè Francesco Cianni, amministratore delegato di Nutrinsect, ha dichiarato: “si è aperta una nuova pagina nella storia del cibo” ora che la sua farina ricca di sostanze nutritive può essere incorporata in una serie di prodotti alimentari.”

E ancora:

“L’UE ha approvato la vendita di insetti – grilli, locuste e larve di coleottero scuro – per il consumo umano all’inizio del 2023, scatenando una raffica di proposte di regolamento da parte del governo italiano, tra cui uno volto a garantire che gli insetti siano tenuti lontani da piatti tradizionali come pasta e pizza. È fondamentale che queste farine non siano confuse con gli alimenti fatti in Italia, ha detto all’epoca il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida”

Ma ai proclami propagandistici non sono seguiti i fatti. l’Italia si è ridotta a chiedere soltanto che vi fosse un’indicazione chiara tra gli ingredienti dei prodotti. Infatti, “quando il regolamento è diventato ufficiale alla fine dello scorso anno, il governo aveva rinunciato, imponendo invece rigide regole di etichettatura, come l’indicazione chiara dell’origine del prodotto e l’obbligo di utilizzo Acquistare domesticus, il latino per grillo di casa, sui pacchetti in modo da renderlo un po’ meno sorprendente al consumatore.”

Voglio vederla la signora Pina leggere attentamente gli ingredienti di ogni prodotto per scovare l’intruso in latino..

Conclude il trionfatore della Nutrinsect: “Si è parlato tanto ma alla fine hanno fatto la cosa giusta”, ha detto Cianni, che ha invitato Lollobrigida “a venire a vedere di persona quanto sia sano e nutriente” il prodotto.”

E non basta.

La farina di grilli, al contrario del grano, è veramente “sostenibile e fa bene all’ambiente”.

Avremo meno ecoansiosi e meno opere d’arte vandalizzate?

Ecco il “segreto” della farina di insetti:

“Fa bene all’ambiente perché le risorse necessarie per allevare i grilli e gli spazi utilizzati sono davvero esigui e quindi le emissioni sono quasi azzerate” afferma Cianni.

La farina di cricket di Nutrinsect sarà distribuita alle aziende di approvvigionamento alimentare e a quelle di tutta la catena di ristorazione.

“Cianni è stato colpito da un diluvio di messaggi da quando ha ricevuto l’autorizzazione, alcuni favorevoli alla sua iniziativa e altri meno. Ha detto che la gente ha paura dei grilli perché è convinta che vengano da lontano e siano sporchi,  “ma la nostra farina di grilli è 100% made in Italy”, ha dichiarato

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-the_guardian_litalia_dice_s_alla_farina_di_grilli_per_uso_umano/39130_52763/

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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