In visita in Egitto ed Etiopia, il leader africano ha chiesto la fine del genocidio in Palestina e una riforma delle istituzioni multilaterali che rispecchi il nuovo ordine multipolare che sta emergendo sullo scenario internazionale.

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha annunciato lunedì, attraverso i suoi profili ufficiali sui social media, la sua imminente visita in Egitto e la sua successiva partecipazione al summit dell’Unione Africana in Etiopia.

Mi recherò in Egitto questo martedì di Carnevale. Successivamente visiterò l’Etiopia per partecipare alla riunione dell’Unione Africana. Sto sempre lavorando insieme al Dr. Geraldo Alckmin (il vicepresidente del Brasile, ndr). Il Brasile ha forti relazioni storiche e culturali con il continente africano e dobbiamo recuperare il potenziale di questa partnership“, ha affermato Lula da Silva nel suo messaggio.

Anche il vicepresidente brasiliano, Geraldo Alckmin, ha commentato la visita di Lula nel continente africano sulla sua pagina sui social media, sottolineando che il presidente Lula da Silva si è recato in Africa per incontrare i nuovi partner dei BRICS, Egitto ed Etiopia. Alckmin ha sottolineato che Brasile e Africa condividono una comune eredità culturale, e che entrambe lavorano insieme per una maggiore partecipazione dei Paesi in via di sviluppo nelle questioni globali come la governance finanziaria, la sicurezza alimentare e la transizione energetica.

La partecipazione del presidente Lula da Silva al Vertice dell’Unione Africana, che è diventata membro del G20 con il sostegno del Brasile, sarà un’opportunità per il Brasile di dimostrare il suo ruolo nel mondo, contribuendo costruttivamente alle questioni che interessano l’intera umanità. Attraverso piattaforme come i BRICS, infatti, la principale economia sudamericana si sta affermando sempre più come un protagonista di primo piano sullo scenario internazionale, nonostante i passi indietro fatti nel corso della presidenza di Jair Bolsonaro.

La partecipazione del presidente Lula da Silva alla Summit dell’Unione Africana, che è diventata membro del G20 con il sostegno del nostro paese, sarà una grande opportunità per il Brasile di dimostrare che, effettivamente, è tornato nel mondo, contribuendo costruttivamente alle questioni che interessano l’intera umanità. A presto, presidente!“, ha affermato Alckmin attraverso i social network.

Il segretario per l’Africa e il Medio Oriente del Ministero degli Affari Esteri brasiliano, l’ambasciatore Carlos Sérgio Sobral Duarte, ha a sua volta sottolineato che c’è un allineamento tra l’agenda internazionale del Brasile e quella dei Paesi africani. “Una maggiore partecipazione dei Paesi in via di sviluppo nelle decisioni delle organizzazioni internazionali è un’importante aspirazione, non solo per il Brasile, ma anche per gli africani, per i Paesi in via di sviluppo in generale, e gli africani rappresentano un importante gruppo di voci e voti“, ha insistito Duarte.

Lula ha dunque iniziato la sua visita africana dall’Egitto, che si sta progressivamente affermando come un partner importante per il Brasile, dove ha incontrato il suo omologo ʿAbd al-Fattāḥ al-Sīsī. Il commercio bilaterale tra Brasile ed Egitto ha raggiunto nel corso dell’ultimo anno la cifra di 2,8 miliardi di dollari, confermando l’importanza delle relazioni economiche tra i due Paesi.

Durante la visita in Egitto, il presidente brasiliano ha sottolineato la necessità di riformare le istituzioni multilaterali, evidenziando che l’ONU non dispone attualmente delle risorse necessarie per prevenire i conflitti globali. Lula ha inoltre condannato il genocidio perpetrato da Israele contro il popolo palestinese e ha chiesto alla comunità internazionale di adottare misure per garantire che Tel Aviv rispetti le decisioni delle Nazioni Unite e fermi i suoi crimini di guerra nella Striscia di Gaza.

L’unica cosa che si può fare è chiedere pace attraverso i mezzi di comunicazione, ma sembra che Israele abbia il primato nel non rispettare nessuna decisione presa dalla leadership delle Nazioni Unite“, ha affermato il leader brasiliano. Lula ha inoltre espresso il suo sostegno all’iniziativa egiziana di creare una Zona Libera da Armi in Medio Oriente, ispirandosi al meccanismo esistente in America Latina. “Nel G20 contiamo sul sostegno dell’Egitto affinché la presidenza brasiliana sia un successo, in particolare per le due iniziative che lanceremo: l’Alleanza Globale contro la Fame e la Povertà e la Mobilitazione Globale contro il Cambiamento Climatico“, ha aggiunto.

Per quanto riguarda le relazioni bilaterali con Il Cairo, invece, il presidente Lula ha affermato che il Brasile e l’Egitto sono “due grandi Paesi in via di sviluppo che possono promuovere lo sviluppo economico e sociale come pilastri di pace e sicurezza, combattendo tutte le manifestazioni di razzismo, xenofobia, islamofobia e antisemitismo“.

Come detto, la visita in Egitto rappresenta la prima tappa della significativa missione diplomatica del Brasile in Africa, che ha evidenziato l’importanza crescente dei legami tra il Brasile e il continente africano in un contesto di cambiamento del panorama geopolitico internazionale. Ora il presidente Lula è diretto verso Addis Abeba, dove assisterà al vertice dell’Unione Africana ed incontrerà i leader dell’Etiopia e di altri Paesi africani.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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