Nessuno e in nessun Paese deve essere incarcerato e morire per le sue idee. È giusto che il mondo intero chieda a gran voce la verità sulla morte di Navalny. Ma invocare i #dirittiumani quando è in corso un massacro che rischia di diventare infinito è un puro esercizio di ipocrisia.
Soprattutto se la richiesta viene da chi, fino a un minuto prima, ha preteso la sconfitta militare di #Putin e ha avallato la scelta di mandare a morire decine di migliaia di giovani nella cosiddetta offensiva di primavera ucraina.
La guerra fa strage dei corpi e dei diritti e non si può usare strumentalmente una morte per giustificare nuovi invii di armi. Non mi sento di sfilare accanto a chi lo fa. Dissenso sempre, armi mai!
Michele Santoro