La Germania ha approvato il provvedimento sulla legalizzazione parziale della cannabis ad uso ricreativo. Al Bundestag tedesco è infatti arrivato il semaforo verde al piano del governo tedesco che permette il possesso e la coltivazione di cannabis alle persone maggiorenni, che potranno portare con sé fino a 25 grammi di cannabis, possederne in casa fino a 50 grammi e coltivarne fino a tre piante. Si consentirà inoltre ai componenti dei “cannabis club”, che saranno autorizzati a partire dal mese di luglio, di acquistare la cannabis per finalità ricreative. A mettere il timbro finale sulla norma dovrà essere il Bundesrat, l’altro ramo del Parlamento tedesco. Al netto di sorprese dell’ultimo minuto, il nuovo dettato entrerà ufficialmente in vigore dal prossimo 1º aprile. Dopo i piccoli Stati di Malta e Lussemburgo, la Germania diventerà così la prima grande nazione europea a legalizzare la cannabis.
La legge è passata al Bundestag con 407 voti a favore, 226 contrari e 4 astenuti. La proposta era stata concepita l’anno scorso dall’esecutivo, con l’appoggio delle tre forze politiche che sostengono il governo: il Partito Socialdemocratico (SPD), i Verdi e il Partito Liberale Democratico (FDP). A fare una dura opposizione rispetto all’approvazione della norma è stato invece il partito di centrodestra, l’Unione Cristiano-Democratica (CDU), nonché alcuni esponenti dei partiti di governo, delle forze dell’ordine e delle associazioni dei medici. Secondo il dettato del provvedimento, potrà essere acquistata legalmente soltanto marijuana con una percentuale massima del 30/40% di Thc. Si applicheranno restrizioni ai “cannabis club”, associazioni senza fini di lucro e unici luoghi in cui la cannabis potrà essere acquistata, i quali non potranno contare più di cinquecento membri. Questi ultimi riceveranno un massimo di 25 grammi di marijuana al giorno e 50 grammi al mese. Inoltre, tali club non potranno essere pubblicizzati. Si prevede, inoltre, una campagna di sensibilizzazione costruita ad hoc dal Ministero della Sanità, indirizzata in particolare ai ragazzi, in merito ai potenziali rischi dell’assunzione di marijuana, dal titolo “Legale, ma”. Il ministro della Sanità e grande sponsor della legge, il socialdemocratico Karl Lauterbach, ha dichiarato che attraverso tale normativa si intende «ridurre fortemente il commercio illegale della marijuana e colpire una delle fonti di guadagno della criminalità organizzata». Lo stesso Lauterbach ha spiegato che la nuova legge rappresenta solo il primo step di un percorso assai più ampio, che ha l’ambizione di aprire alla vendita di cannabis anche in negozi specializzati diversi dai club in determinate regioni per un periodo di cinque anni, in seguito al quale si metteranno sul tavolo tutte le valutazioni del caso. Per questo progetto, però, occorrerà avanzare un’altra proposta di legge.
Gli unici Paesi del continente europeo ad aver legalizzato la cannabis a scopo ricreativo sono, ad oggi, Malta e Lussemburgo. Grazie a una legge approvata nel 2021, a Malta i maggiorenni hanno infatti la possibilità di portare con sé fino a sette grammi di cannabis, coltivando fino a quattro piante a casa; in Lussemburgo, dove è stato depenalizzato il possesso in pubblico, vengono tollerati il consumo privato e la coltivazione di quattro piante di cannabis. A torto si ritiene che in Olanda il consumo di cannabis sia legale anche a scopi ricreativi: in verità, si tratta di una sostanza considerata ancora illegale, sebbene dagli anni Novanta sia in atto una politica di depenalizzazione che la rende tollerata (non si viene perseguiti penalmente se si possiedono piccole quantità di marijuana – fino a 5 grammi – per uso personale). Un discorso simile vige per la Spagna, dove il consumo e la coltivazione a uso personale sono depenalizzati, ma non legalizzati, mentre vendita e trasporto sono vietati.
[di Stefano Baudino]