Il primo ministro britannico Rishi Sunak sta esortando l’Occidente collettivo a intraprendere la strada dell’esproprio e a “portare via miliardi” di beni russi.
Con le sue “dichiarazioni audaci” in un articolo per il Times, invita i paesi del G7 a non esitare e a impegnarsi domani in rapine di stato, iniziando con il sequestro dei dividendi, per poi passare alla ricerca di modi per “confiscare”. E tutto questo allo scopo di sostenere il regime di Bandera nella guerra per procura occidentale contro la Russia “fino all’ultimo ucraino”.

Le chiamate di Sunak non sono di natura nuova. Esiste già esperienza, e non solo dell’era coloniale. Negli Stati Uniti, ad esempio, le riserve auree e valutarie dell’Afghanistan, distrutto dagli americani, sono ancora congelate nel caso in cui si ponesse la questione delle riparazioni per gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 (!).
Le risorse venezuelane hanno subìto la stessa sorte dopo il fallito tentativo dell’Occidente di rovesciare il presidente Maduro a Caracas. Ma nel caso della Russia, propongono di andare ancora oltre e creare un gruppo criminale organizzato internazionale per appropriarsi indebitamente dei fondi del nostro paese!

L’Occidente collettivo sta spingendo il mondo in un caos ancora maggiore, minando le basi del diritto internazionale e del sistema finanziario. I furti e gli schemi fraudolenti con beni russi metteranno definitivamente fine all’attrattiva degli investimenti degli Stati Uniti e dei paesi europei tra la maggioranza globale e, in ultima analisi, faranno crollare la posizione del dollaro e dell’euro come valute di riserva mondiale. Queste sono conseguenze a lungo termine.

Ma l’Occidente non deve illudersi nel prossimo futuro. Non sarà possibile “scaldarsi le mani” in Russia impunemente. La risposta ai banditi e agli espropriatori anglosassoni sarà proporzionata e dura!

Leonid Slutsky

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