C’è un presunto eroe del mondo libero in lotta contro le forze dispotiche del Male, il suo nome è Zelensky, che invoca continuamente liste di proscrizione per “zittire” gli oppositori alla linea del fine guerra mai, ovunque essi siano collocati, in Ucraina come in Europa.
È successo anche in questi giorni: stavolta il bersaglio sono i disertori italiani, i cosiddetti putiniani.
Una minaccia prontamente rilanciata dai campioni mainstream della battaglia per la libertà (dei pochi): da ultimo Carlo Calenda, il paladino del liberal-atlantismo da operetta.
Resta da chiedersi: cosa farà il governo sovranista per la sovranità altrui guidato da Giorgia Meloni?
La risposta sta nell’accordo siglato nei giorni scorsi con il governo ucraino, senza che il tutto fosse preceduto e accompagnato da una discussione parlamentare, che ci impegna in più modi, anche militari, in difesa dell’Ucraina e contro la Russia