L’ex ambasciatore ed editorialista del Corriere della Sera Sergio Romano in questa intervista del 16 maggio del 2018 presso l’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionali) spiega quali sono le finalità della NATO. Ecco le sue parole.
‘La NATO è considerata un’alleanza, certo è un’alleanza, ma è un’alleanza sui generis non come quelle del passato. Le alleanze ottocentesche erano delle promesse reciproche, ci aiuteremo se abbiamo uno stesso nemico e soprattutto diamoci una mano su altre cose. No, la NATO è un‘alleanza politico-militare dove esiste un esercito permanente integrato. Esiste un comando militare che lavora 24 su 24 ore con un comandante supremo che è in realtà uno capo di stato maggiore di tutti i paesi dell’alleanza atlantica, ma è sempre americano. Questo capo di stato maggiore fa esattamente quello che fanno tutti i capi di stato maggiore: cioè prepara la prossima guerra. E per preparare la prossima guerra bisogna pur sapere con chi farla perché, se lei prepara una prossima guerra quale che sia senza avere un’idea precisa di chi sarebbe il nemico non riesce a programmare un bel nulla e allora bisogna che ci sia un nemico. E il nemico c’è e guarda caso l’establishment militare americano non rinuncia a quel nemico. Non ha alcuna intenzione di rinunciare a quel nemico. Allora si metta nei panni di un paese che vede avanzare verso le proprie frontiere un’alleanza politico-militare il cui scopo è quello di preparare la guerra. Perché dovremmo continuare a dire che la NATO è organizzazione pacifica in cui, come dire, si studia il mondo, si studiano … si fanno studi. Non mi sembra che si possa dire e mi sembra che sia ipocrita cercare di farlo credere e io capisco le reazioni della Russia perché probabilmente se lo fossi avrei esattamente le stesse reazioni’.