E quindi che succede a Očeretyno?
Dopo la presa di Avdiivka (1) le forze russe hanno continuato a spingere verso ovest, arrivando velocemente alla seconda linea di difesa, costituita dai villaggi di Tonen’ke, Orlivka, Semenivka e Berdyči (2) e fermandosi lì. Tonen’ke è stata superata ma non è stato raggiunto il villaggio successivo, Umans’ke. Vista la contemporanea manovra più a sud, che ha portato alla presa dell’intera cittadina di Pervomais’ke (2 bis) ci si aspettava che fosse quello il settore maggiormente esposto a nuove avanzate. Invece, a partire dal 15 aprile, e con progressi costanti, le truppe russe si sono allargate a nord, in direzione appunto di Očeretyno (3), che nelle ultime ore è passata in buona parte sotto il loro controllo; inoltre proprio adesso le forze russe stanno espandendo l’area di controllo anche al villaggio di Novobakhmutivka (4), e il loro consolidamento a Očeretyno mette in pericolo Novokalynove, già linea del fronte nella sua parte meridionale, e il distretto di Keramik. Intanto da Pervomai’ske è partita una spinta verso sud, in direzione di Nevel’s’ke, ma non sembra particolarmente forte (3 bis).
I motivi di questa improvvisa avanzata sono ovviamente congetturali, ma in linea di principio risiedono nell’attrito cui le truppe ucraine sono sottoposte da tempo. Stando a quanto si dice sui canali ucraini, la 115a brigata meccanizzata non ha retto all’urto e ha abbandonato le linee, ed è fallito anche il tentativo disperato di mandare la 47a brigata meccanizzata, al fronte ormai da un anno, a provare a tappare la falla. La 115a non ci sta e accusa a sua volta il comando, reo secondo i soldati di averli lasciati in prima linea senza sufficiente equipaggiamento e con ordini confusi. Ora c’è da vedere se sarà possibile organizzare un contrattacco o comunque stabilizzare le linee, e se lo spostamento delle unità di riserva in quella direzione avrà conseguenze su altri settori del fronte.


Per quanto riguarda gli altri settori (carta 2) il fronte si è mosso anche a sud. Dopo la presa di Marinka a gennaio (1), le truppe russe sono avanzate su Pobeda (2) e su Novomykhailivka, presa sotto controllo nei giorni scorsi. Questa avanzata consente ai russi di accorciare il fronte tagliando via un fastidioso saliente, di minacciare la cintura di insediamenti a ovest di Novomykhailivka e soprattutto di avvicinarsi da est, e potenzialmente da nord, a Vuhledar, spina nel fianco del fronte meridionale.
Infine, per quello che può significare, le truppe russe sul fronte di Kharkiv (oltre la frontiera, ovviamente) hanno ricevuto la denominazione tattica “N”, che diventa così la quarta lettera dell’operazione militare. Se questa nuova denominazione significa che anche quel settore del fronte si attiverà in tempi relativamente brevi, è presto per dirlo. Sui canali russi è già partito l’entusiasmo e i soliti video celebrativi con musica opinabile.

Francesco Dall’Aglio

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