Il governo della Giamaica ha deciso di riconoscere lo Stato di Palestina: ad annunciarlo è il ministero degli Affari Esteri del Paese in un comunicato, nel quale si dichiara che «la Giamaica continua a difendere la soluzione a due Stati come l’unica opzione praticabile per risolvere il conflitto di lunga durata». L’annuncio arriva a meno di una settimana di distanza da una analoga decisione del governo delle Isole Barbados, allungando così la lista dei Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina, che arriva ora a 141 membri.
La ministra degli Esteri giamaicana, Kamina Johnson Smith, ha dichiarato che la decisione si trova «in linea con il forte impegno della Giamaica nei confronti dei principi della Carta delle Nazioni Unite, la quale cerca di generare mutuo rispetto e una pacifica coesistenza tra gli Stati, così come il riconoscimento del diritto delle persone all’autodeterminazione». Il ministro ha anche ribadito la richiesta di una conclusione pacifica del conflitto, la necessità di un cessate il fuoco immediato e del rilascio di tutti gli ostaggi, oltre che della garanzia di un maggiore accesso agli aiuti umanitari per il popolo di Gaza.
La Palestina aveva presentato richiesta formale per diventare un membro a tutti gli effetti delle Nazioni Unite nel 2011. La richiesta è stata respinta e nel 2012 è stato concesso dall’Assemblea ONU lo status di Paese osservatore non membro (con 138 voti a favore, 41 astensioni e solamente 9 contrari, tra i quali gli Stati Uniti e Israele). Solamente una settimana fa, gli Stati Uniti hanno bloccato una risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU che chiedeva l’adesione della Palestina alle Nazioni Unite (che aveva ricevuto ben 12 voti a favore), negando così di fatto il riconoscimento della Palestina come Stato.
[di Valeria Casolaro]