Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel sdogana l’estrema destra nelle istituzioni dichiarando che la discriminante per collaborare è solo il sostegno all’Ucraina. Nelle stesse ore sparano al premier slovacco e aggrediscono Chef Rubio. L’asse liberali-squadristi è già nei fatti.
Michel: “Si può collaborare con l’estrema destra”.
Martedì 14 maggio il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, partecipando al Forum per la democrazia di Copenaghen, ha fatto cadere anche con le parole, dopo che già nei fatti era evidente, il tabù sull’estrema destra nelle istituzioni.
Michel, rispondendo alla domanda se sarà possibile collaborare con le forze di estrema destra dopo le elezioni europee, ha dichiarato: “Al Consiglio Europeo c’erano dubbi e preoccupazioni prima delle elezioni di Stati membri e poi abbiamo visto che era possibile lavorare con i governi di quei Paesi anche se nella coalizione c’era un partito di estrema destra”.
E poi ha chiarito quale sarà la vera discriminante, e cioè che al “Parlamento Europeo la questione sarà quali saranno i partiti politici pronti a cooperare per sostenere l’Ucraina, difendere i principi democratici e rendere l’Ue più forte”.
Questo perchè, secondo il presidente del Consiglio Europeo, la realtà “è più sfumata”, perché “se osservo i partiti politici che vengono definiti di estrema destra vi sono al loro interno delle personalità con cui si può collaborare, perché condividono gli stessi obiettivi su questi temi” mentre ci sono altri individui “con cui non è possibile collaborare”.
In poche parole, chi sostiene la guerra è una persona con cui si può collaborare. Sui principi democratici poi, vedendo come all’interno dell’UE sono gestite le proteste studentesche in solidarietà con il popolo palestinese, meglio stendere un velo pietoso.
Con una coincidenza macabra, poiché al destino evidentemente non manca il senso dell’umorismo – quasi a voler celebrare le parole di Michel, nelle 48 ore successive abbiamo assistito all’attentato alla vita del premier slovacco Robert Fico, uno di quelli considerati “anti-europei” e “putiniani”, da parte di un uomo che i nostri media hanno definito un ‘cane sciolto’, un ‘poeta’, un ‘liberal’. E poi nelle stesse ore il pestaggio a Gabriele Rubini, alias Chef Rubio, noto attivista pro-Palestina, da parte di un squadraccia “sionista”. L’asse tra liberali e squadristi invocato da Charles Michel è già nei fatti, da lungo tempo.
Acerbo: anche l’estrema destra va bene se fa la guerra
Sulle parole di Michel il commento di Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista e tra i portavoce di Pace, Terra e Dignità:
“Il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha confermato quanto denunciamo da tempo. La vera discriminante in Europa è la guerra.
Per le classi dirigenti guerrafondaie e neoliberiste europee l’estrema destra non è un problema. Quella che conta è la sostanza: anche l’estrema destra va bene se fanno la guerra.
Michel dice che l’estrema destra può andare al governo in Europa, basta che sia disposta a fare la guerra in Ucraina.
Ce ne eravamo già accorti da tempo vista l’accoglienza riservata a governo Meloni, all’ultradestra polacca o di altri paesi, ai nazisti ucraini del Reggimento Azov trasformati dalla propaganda in eroi della democrazia. Solo Orban viene attaccato dall’UE non perchè di destra ma per la sua posizione sulla guerra e le relazioni con Mosca e Pechino. Altrimenti andrebbe benissimo anche lui.
Chiediamo di votare PACE TERRA DIGNITA’ per dire no a questi pazzi guerrafondai irresponsabili che stanno trascinando i popoli europei nella guerra dopo aver smantellato lo stato sociale e svuotato la democrazia