È un mondo ingiusto e diseguale quello che abbiamo creato, ed ora è tempo di porvi rimedio
‘Nel 2023 l’incidenza di povertà assoluta in Italia era pari all’8,5 per cento tra le famiglie e al 9,8 per cento tra gli individui’. A stimarlo è il rapporto annuale Istat 2024.
Si tratta di livelli mai toccati da oltre dieci anni. Sono circa 2 milioni 235 mila famiglie e 5 milioni 742 mila individui a vivere in condizioni di miseria.
La percentuale più alta è al Sud (10,2%) e nelle Isole (10,3%), ma questa non è una novità. È più bassa nel Centro (6,8%) e nel Nord (8,0%). Quella individuale al Sud e nelle Isole raggiuge il 12,10%.
La situazione è peggiorata in tutto il territorio nazionale.
Nell’ultimo decennio l’incidenza a livello familiare è aumentata del 2,3% e quella individuale del 2,9%. ‘Rispetto al 2014 sono aumentate di 683 mila unità le famiglie in povertà (erano 1 milione e 552 mila) e di circa 1,6 milioni gli individui in povertà (erano 4 milioni e 149 mila)’.
Nel Nord-ovest l’incidenza familiare è passata dal 4,6 all’8% e nel Nord-est dal 3,6 all’8%. ‘Nel 2023, 1,3 milioni di minorenni erano in condizioni di povertà assoluta, con un’incidenza del 14,0 per cento’.
La povertà individuale tra gli occupati è aumentata del 2,7%. Essa riguarda sia i lavoratori dipendenti (+3,2%) che quelli indipendenti (+0,4%).
Il Reddito di cittadinanza aveva permesso a 404 mila famiglie nel 2020, 484 mila nel 2021 e 451 mila nel 2022 di uscire dalla povertà. Tra gli individui ha riguardato rispettivamente 876 mila persone nel 2020 ed oltre un milione nel 2021 e nel 2022.
Tutti hanno il diritto di vivere una vita dignitosa. Ma così non è.
I dati dell’Istat descrivono uno scenario da emergenza sociale. Oggi, anche chi lavora è povero. La ricchezza prodotta continua a crescere, ma solo a vantaggio di pochi, perché? In Italia ci sono milioni di poveri, poche centinaia di migliaia di super-ricchi ed in mezzo l’indifferenza della maggioranza dei cittadini che si accontenta di quello che ha. E chi se ne frega se ci sono sei milioni di individui di cui 1,3 milioni di minorenni che vivono in povertà assoluta e altrettanti che rischiano l’esclusione sociale o di cadere anch’essi in miseria.
È un mondo ingiusto e diseguale quello che abbiamo creato, ed ora è tempo di porvi rimedio.
Fonte istat.it