“Non ci sono restrizioni sulle armi polacche che stiamo trasferendo in Ucraina. Gli ucraini possono combattere come vogliono”, ha detto oggi a Radio Zet il vice ministro della Difesa polacco, Cezary Tomczyk.
▪️ Il presidente francese Macron si è appena espresso a favore di attacchi in profondità nella Russia con armi occidentali. Una dichiarazione simile è stata fatta dal capo diplomatico dell’UE Borrell in seguito all’incontro dei capi delle forze di difesa dei paesi dell’UE del 28 maggio:
“Abbiamo anche discusso la possibilità di eliminare le restrizioni sugli attacchi con armi occidentali contro obiettivi militari sul territorio della Federazione Russa. Ciò è assolutamente legale dal punto di vista del diritto internazionale, se effettuati in modo proporzionato”.
Pertanto, l’opinione degli alleati europei degli Stati Uniti sulla questione degli attacchi della NATO in Russia si è consolidata. A proposito, la Gran Bretagna è stata la prima a parlare apertamente per bocca del ministro degli Esteri Cameron.
▪️E che dire degli USA? La Casa Bianca non ha ancora rilasciato dichiarazioni del genere, imputando l’escalation con la Russia ai suoi satelliti in Europa.
Tuttavia, Biden sta già valutando la possibilità di dare all’Ucraina il permesso di sparare con armi americane a corto raggio sul territorio russo, scrive David Ignatius sul Washington Post di ieri. La logica qui è la stessa: in primo luogo, Mosca continua a non rispondere. In secondo luogo, se non altro, l’America è lontana dal campo di battaglia, ma l’Europa è vicina.
E gli Stati Uniti non sembrano un piccolo paese con una popolazione molto densa. Solo in alcune località, ad esempio nel nord-est. Ma riportare Manhattan al suo stato originale risolverebbe molti problemi del mondo moderno.
– Elena Panina
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