Marquez

Citare Berlinguer sulla Nato per perorare il peggior atlantismo è malafede. Come confermò Pansa, autore della storica intervista, il segretario del Pci stava dicendo che il socialismo nella libertà occidentale sarebbe stato più realizzabile che nel sistema orientale. Lasciamo fuori i morti.

La malafede di chi cita Berlinguer sulla Nato

Quando usci l’intervista di Giampaolo Pansa a Enrico Berlinguer sul Corriere della Sera, era il giugno del 1976 e a sinistra gridarono al tradimento, allo scandalo. Non tutti, ovviamente. Ci fu chi prese semplicemente atto dello stato delle cose e che occorreva prendere consapevolezza di come la geopolitica del mondo fosse cambiata.

Ma come ogni svolta destinata a diventare storica, è stata anche foriera di divisioni e creatrice delle solite tifoserie. Ma cosa aveva detto Berlinguer di tanto innovativo? Visto oggi sembra una cosa tutto sommato ragionevole, ma all’epoca apparve come una rivoluzione copernicana.

“Io penso che, non appartenendo l’Italia al Patto di Varsavia, da questo punto di vista c’è l’assoluta certezza che possiamo procedere lungo la via italiana al socialismo senza alcun condizionamento. Ma questo non vuol dire che nel blocco occidentale non esistano problemi: tanto è vero che noi ci vediamo costretti a rivendicare all’interno del Patto Atlantico, patto che pur non mettiamo in discussione, il diritto dell’Italia di decidere in modo autonomo del proprio destino”.

“Io voglio che l’Italia non esca dal Patto Atlantico «anche» per questo, e non solo perché la nostra uscita sconvolgerebbe l’equilibrio internazionale. Mi sento più sicuro stando di qua, ma vedo che anche di qua ci sono seri tentativi per limitare la nostra autonomia. Il sistema occidentale offre meno vincoli. Di là, all’Est, forse, vorrebbero che noi costruissimo il socialismo come piace a loro. Ma di qua, all’Ovest, alcuni non vorrebbero neppure lasciarci cominciare a farlo, anche nella libertà”. 

Come confermò lo stesso Pansa, Berlinguer stava dicendo che il socialismo nella libertà sarebbe stato più realizzabile nel sistema occidentale che in quello orientale.

Dunque, Berlinguer voleva semplicemente dire che l’eventuale ingresso del Pci nel governo non avrebbe alterato un equilibrio geo-politico basato sulla coesistenza pacifica dei ‘blocchi’. Non gli era mai passata per la mente l’idea di attaccare la Russia e di usare l’Italia come una portaerei inzeppata di atomiche. Infatti fece una dura battaglia contro i missili a Comiso. Battaglia della quale fu capofila in Sicilia quel Pio La Torre, poi assassinato da Cosa Nostra.

Guardiamo l’oggi, guardiamo il ruolo delle sinistre, le prospettive di alternativa al sistema dominante, di percorso di costruzione di una società basata su principi diversi: dove trovate analogie? Mai c’è stato un momento in cui queste istanze sono state così lontane nell’idea stessa di Occidente che si sta costruendo in queste settimane, ma che ne aveva i prodromi già nella parabola dell’ultimo trentennio.

Citare Berlinguer sulla Nato per peggiorare il peggior atlantismo è puro esercizio di malafede. Lasciamo fuori i morti.

O forse aveva ragione Tolkien?  “I morti scesero in campo a fianco della Compagnia dell’Anello e furono determinanti nella sconfitta di Mordor.”

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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