Amenia: la polizia ha iniziato a usare granate stordenti per disperdere i manifestanti vicino al palazzo del parlamento a Erevan.

I presenti presso il parlamento armeno chiedono le dimissioni del primo ministro Pashinyan. Secondo i media, i manifestanti stanno cercando di sfondare il cordone di polizia ed entrare nell’edificio.

Ci sono vittime: a uno dei manifestanti è stato strappato un braccio da una granata; i medici chiedono urgentemente ulteriori ambulanze.

Intanto la riunione del parlamento armeno è stata interrotta a causa di una rissa.

Lo scontro è avvenuto dopo che il primo ministro Pashinyan, nel suo discorso, ha definito “traditori” alcuni generali armeni che avevano lasciato il campo di battaglia nel 2020 in Nagorno-Karabakh. È stato riferito che i rappresentanti del governo e dell’opposizione sono venuti alle mani.

Almeno sette persone sono state ricoverate in ospedale dopo le proteste vicino al parlamento armeno, riferisce Sputnik Armenia.

Il dipartimento ha osservato che si tratta di dati preliminari e che il numero delle vittime potrebbe cambiare.
Secondo il capo della polizia e vice ministro degli Interni Aram Hovhannisyan, durante gli scontri sono rimasti feriti anche agenti di polizia e i manifestanti hanno lanciato sassi e bottiglie di vetro contro la polizia.

Tutte le nostre azioni sono state legali. La situazione è andata fuori controllo e abbiamo dovuto usare granate stordenti.

È stato riferito che tra i feriti c’è un cameraman dell’agenzia stampa, che è stato portato in ambulanza tra le braccia dei partecipanti all’azione.

(Soloviev)

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