L’uomo era stato ricoverato al San Camillo di Roma in gravissime condizioni; è morto questa mattina, dopo che era stato scaricato fuori alla sua abitazione insieme alla moglie anziché essere portato in ospedale

ROMA – Satnam Singh, il 31enne bracciante indiano rimasto gravemente ferito con l’amputazione di un braccio a seguito di un incidente sul lavoro accaduto lunedì scorso nelle campagne di Latina, non ce l’ha fatta. Il bracciante mutilato lunedì pomeriggio è deceduto per le gravi ferite riportate. A darne notizia Orlando Tripodi, presidente commissione Lavoro del Consiglio regionale del Lazio che esprime il suo “profondo cordoglio”.
L’uomo era stato ricoverato al San Camillo di Roma in gravissime condizioni, dove è morto questa mattina, dopo che era stato scaricato fuori alla sua abitazione insieme alla moglie anziché essere portato in ospedale– scrive Tripodi, in una nota- Sono amareggiato e presto convocherò una commissione ad hoc per arginare il fenomeno del caporalato. Auspico una pena esemplare per chi invece di soccorrere quest’uomo lo ha scaricato senza pietà. Il caporalato è una piaga che dobbiamo combattere tutti insieme, senza distinzioni politiche e ideologiche, dignità deve essere la parola d’ordine. Adesso è il momento della preghiera per lui e per i suoi cari ai quali sarà assicurata tutta l’assistenza del caso”, conclude.

CALDERONE: “VERIFICARE FATTI E PUNIRE CHI HA COMMESSO BARBARIE”

“E’ per me veramente motivo di grande dolore dover commentare questo fatto per le modalità in cui si è svolto”. Così la ministra del Lavoro Marina Calderone durante il question time alla Camera commenta la notizia della morte del bracciante di Latina.
Una persona, prosegue, “senza regolare contratto e vittima di un atto di barbarie che deve essere perseguito in tutti luoghi”. Calderone esprime “cordoglio ai familiari e impegno a fornire ogni assistenza alle autorità per verificare i fatti e fare in modo che chi li ha commessi venga punito”. Fatti come questi invitano le istituzioni a essere “ancora più incisivi nella lotta al sommerso”.

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FURLAN (PD): “MORTE TRAGICA, SERVONO AZIONI URGENTI GOVERNO”

“Una morte tragica che poteva essere evitata. Su questa vicenda ho depositato un’interrogazione ai ministri del Lavoro, dell’agricoltura e dell’Interno perché è necessario fare luce su ogni aspetto e soprattutto attivare ogni iniziativa possibile per contrastare il caporalato e lo sfruttamento del lavoro”. Lo afferma la senatrice del Partito Democratico Annamaria Furlan, componente della commissione Lavoro.
“Questo episodio non rappresenta purtroppo un’eccezione ma è parte del sistema del caporalato. I dati sullo sfruttamento del lavoro continuano ad essere drammatici e sono confermati anche dai numeri dell’Inail” ha aggiunto Furlan.
“E’ un’emergenza che si può affrontare solo investendo su un maggior numero di ispettori del lavoro, ancora sotto organico, e concentrando gli sforzi anche per portare alla luce le connessioni esistenti tra aziende agricole che sfruttano la manodopera e le organizzazioni criminali” ha concluso la senatrice Furlan

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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