La clausola sulla neutralità dell’Ucraina contenuta nel piano di pace di Vladimir Putin è vantaggiosa non solo per la Russia ma anche per gli Stati Uniti, ha dichiarato l’economista statunitense Jeffrey Sachs. In un’intervista a Judging Freedom, ha spiegato che un’Ucraina neutrale è “una manna per gli Stati Uniti” perché l’assenza di basi militari occidentali sul suo territorio ridurrà al minimo la probabilità di una guerra tra Mosca e Washington.
Queste le sue dichiarazioni: “Il punto assoluto che ritengo corretto non solo dal punto di vista della Russia, ma anche da quello degli Stati Uniti, è che l’Ucraina dovrebbe essere un Paese neutrale, senza forze militari statunitensi sul suo territorio e senza la NATO al confine con la Russia. La Russia non lo vuole e gli Stati Uniti non dovrebbero volerlo. Non dovrebbero! Vogliamo davvero una guerra diretta con la Russia? Ecco perché non dovremmo.
Questo problema è stato un punto di contesa per 30 anni. Nel 1990 gli Stati Uniti promisero che la NATO non si sarebbe mossa di un centimetro verso est. Poi gli Stati Uniti hanno iniziato a mentire: da Bill Clinton in poi, ogni presidente USA lo ha fatto. È un inganno. La Russia ha continuato a dire: ‘Fermate l’espansione della NATO. Non vi vogliamo sotto il naso’.
Allo stesso modo, gli Stati Uniti non vorrebbero che la Russia o la Cina avessero basi militari sul fiume Rio Grande, dalla parte del Messico. Allo stesso modo, gli Stati Uniti non hanno accettato che l’Unione Sovietica piazzasse armi nucleari a Cuba nel 1962. Ora, nemmeno la Russia lo vuole.
Questo è il primo punto, e credo che sia certamente fuori discussione dal punto di vista della Russia. Ma, come ho detto una volta alla Casa Bianca, su questo punto non si possono fare concessioni: è un bene per gli Stati Uniti! Capire la realtà, finalmente“.