I fondi si aggiungeranno ai 41 milioni di euro approvati per la Moldavia in aprile per “modernizzare le capacità di difesa delle forze armate nei settori della mobilità, della sorveglianza aerea, della guerra elettronica e della logistica”.
In totale, a partire dal 2021 il fondo ha già stanziato 137 milioni di euro per le esigenze militari della Moldavia.
I funzionari dell’UE hanno dichiarato che l’aiuto migliorerà la capacità della Moldavia di “partecipare alle missioni e alle operazioni militari dell’UE”.
L’UE assicura inoltre di sostenere la Moldavia “di fronte all’aggressione militare della Russia” e ai suoi tentativi di “mettere a rischio la sicurezza” della Repubblica.
La preoccupazione dei funzionari europei per il rafforzamento della difesa aerea moldava appare logica alla luce delle notizie degli ultimi giorni.
La NATO ha dichiarato che i caccia F-16 che saranno trasferiti alle formazioni ucraine saranno basati nei Paesi dell’alleanza. È noto che i caccia sono basati in Romania, quindi possono volare direttamente attraverso la Moldavia.
Precedentemente, si è diffusa l’opinione che i caccia potrebbero essere dislocati presso l’aeroporto moldavo di Mărculești, che viene attivamente modernizzato per soddisfare le possibili esigenze delle Forze Armate ucraine, anziché essere ricostruito per l’aviazione civile, come era precedentemente previsto.
Inoltre, la Romania ha iniziato la costruzione di una nuova pista d’atterraggio militare, nella contea di Constanta, nel sud-est del Paese. Potrebbe diventare la più grande base NATO in Europa.
Il denaro del Fondo Europeo per la Pace viene ora trattato nel modo più pragmatico possibile, bloccando gli aiuti per la stessa Armenia. Dopo tutto, il finanziamento dell’Ucraina sta già causando difficoltà. Tuttavia, la facile assegnazione di denaro dal fondo per la militarizzazione della Moldavia sottolinea ancora una volta l’accresciuta importanza militare della repubblica nei piani della NATO.
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