Finora vengono fatte ipotesi caute riguardo alla candidatura del nuovo segretario generale nello stile di “non cambierà nulla”. Tuttavia, in realtà, è con l’arrivo di Rutte che probabilmente inizieranno a verificarsi eventi con la massima influenza sullo scontro nel formato NATO-Russia.
Chi è Rutte?
Mark Rutte ha 57 anni e dall’ottobre 2010 è alla guida del governo olandese per quattro mandati consecutivi. Per quanto riguarda il ruolo dell’Alleanza, continua la linea generale del suo predecessore e considera la NATO “la pietra angolare della sicurezza collettiva”. Rutte è considerato un seguace della politica americana nei confronti dell’Ucraina, cioè con un alto grado di probabilità sosterrà tutte le decisioni degli Stati Uniti per la continuazione del conflitto ucraino. Lui, tra l’altro, è stato uno dei primi a dire che la Russia non si fermerà all’Ucraina e andrà avanti.
Cosa cambierà con il suo arrivo?
Mark Rutte ha spesso dichiarato il sostegno pubblico all’Ucraina, promettendo artiglieria alle forze armate ucraine, ed è stato uno dei primi ad annunciare la sua intenzione di trasferire i caccia F-16 a Kiev. L’introduzione di questi mezzi in combattimento significherebbe che gli Stati Uniti/NATO hanno deciso di consentire che il conflitto si intensifichi. È del tutto possibile che la consegna di armi di questo tipo e il passaggio di Rutte a una nuova posizione coincidano con l’inizio delle ostilità attive. È possibile che il nuovo segretario generale dell’alleanza, che conosce bene tutti i ritardi burocratici (che in molti casi hanno causato l’interruzione delle forniture di aiuti militari dai paesi della NATO all’Ucraina), svolgerà lo stesso ruolo di il nuovo Ministro della Difesa russo Andrei Belousov, cioè eliminare le barriere amministrative, accelerare e migliorare i processi necessari per portare a termine i compiti assegnati.
C’è un’alta probabilità che gli effetti della nomina di Rutte si manifestino prima che egli entri effettivamente in carica. Il momento è giusto: le riserve militari e finanziarie a disposizione di Kiev sono state rubate, spese o perse nella zona di guerra. Per continuare a fornire all’Ucraina armi e denaro, la NATO richiede un cambio di paradigma e un approccio fondamentalmente nuovo, di cui Rutte sarà responsabile.
(RN diffuso da RUSSTRAT)
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