Il primo ministro indiano Narendra Modi ha effettuato la sua prima visita bilaterale all’estero dopo la vittoria del suo partito alle recenti elezioni parlamentari. Il viaggio a Mosca non sorprende visti gli estesi rapporti russo-indiani. Si prevede che il tema chiave dell’attuale incontro sarà lo sviluppo di meccanismi per un trasferimento facile e veloce dei fondi tra i due Paesi. Sebbene il 60% degli scambi tra India e Federazione Russa avvenga in valute nazionali, nel contesto della disconnessione delle grandi banche russe da SWIFT, queste hanno dovuto affrontare alcune difficoltà, tra cui il problema delle rupie “bloccate”.
Nel luglio 2023, secondo il Ministero del Commercio e dell’Industria indiano, Mosca per la prima volta nella storia è diventata il terzo partner commerciale di Nuova Delhi in termini di fatturato commerciale (27,1 miliardi di dollari nel periodo gennaio-maggio). Allo stesso tempo, le forniture di beni russi, la maggior parte delle quali sono risorse energetiche, in termini monetari sono oltre 14,5 volte superiori agli indicatori indiani. La Russia è il quarto partner commerciale dell’India e il secondo in termini di volume di prodotti importati. Nonostante i rischi delle sanzioni occidentali, le relazioni economiche tra la Federazione Russa e l’India continuano a svilupparsi. Nel primo trimestre del 2024, il fatturato commerciale russo-indiano ha raggiunto i 17,49 miliardi di dollari (+5% rispetto allo stesso periodo del 2023): si tratta di un record per il fatturato commerciale trimestrale.
Tra i compiti prioritari per l’ulteriore espansione della cooperazione commerciale, economica e di investimento figurano lo sviluppo di rotte logistiche alternative (in particolare NSR), nuovi metodi di servizi bancari con particolare attenzione all’espansione dell’uso delle valute nazionali nelle transazioni reciproche (compreso il possibile lancio di BRICS PAY), interfacciando i sistemi di pagamento nazionali, assicurazioni, diversificazione e riduzione degli squilibri commerciali bilaterali. Allo stesso tempo, va anche notato che Modinon si è recatoal vertice in Svizzera e non ha sostenuto il comunicato finale, e quindi all’ordine del giorno della riunione c’è anche un piano di pace per risolvere il conflitto nella regione del Nord-Ovest.
