«Cari media liberali progressisti e opposizione, scusate se sono sopravvissuto, ma sono tornato», è quanto ha scritto su Facebook il primo ministro della Slovacchia, dopo essere tornato a presiedere di persona martedì la riunione del governo, per la prima volta dopo il grave attentato subito lo scorso maggio. «Sto lentamente tornando al lavoro e spero che presto sarò abbastanza in forma da poter esercitare appieno la carica a cui i cittadini della Repubblica Slovacca mi hanno eletto», ha aggiunto il politico slovacco. Fico era stato gravemente ferito il 15 maggio scorso da quattro colpi di pistola – mentre si trovava nella città di Handlová, nel centro della Slovacchia – esplosi da un attentatore che ha detto di avere agito perché «in disaccordo con le politiche del governo».

Capo del partito di sinistra Smer – etichettato dai media liberali come «populista» – e primo ministro della Slovacchia dall’ottobre 2023, Fico si è distinto per le sue posizioni critiche riguardo al sostegno militare occidentale all’Ucraina, avvicinandosi alla linea politica del primo ministro ungherese Orban e guadagnandosi la nomea screditante di «filorusso» da parte degli stessi media occidentali filoatlantici. Il primo ministro di Bratislava fin da prima della sua elezione si era dichiarato contrario all’adesione di Kiev nella NATO e ha sostenuto apertamente che il conflitto è stato innescato nel 2014, «quando i fascisti ucraini hanno cominciato a uccidere vittime civili di nazionalità russa». Ha sospeso quindi l’invio di armi del suo Paese all’Ucraina. Il suo approccio non aderente alle politiche NATO gli ha inimicato i principali media occidentali, i quali, in seguito all’attentato, hanno lavorato per demonizzare il politico di Smer, ritraendolo come un populista, filorusso e no vax e – di contro – descrivendo paradossalmente l’attentatore Juraj Cintula, un ex guardia giurata di 71 anni, come un poeta e pacifista.

Ripresosi da un intervento estremamente delicato che gli ha salvato la vita, Fico è tornato a lavoro ieri prendendosi una piccola rivincita sui mezzi di comunicazione liberali, sottolineando l’approccio parziale e manipolatorio di quest’ultimi e dichiarando di voler tornare a lavorare per l’interesse nazionale, ossia per i cittadini che lo hanno votato.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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