In una lettera indirizzata ai rappresentanti dell’Unione Europea, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha avvertito che un’eventuale rielezione di Trump il prossimo 5 novembre comporterebbe un cambiamento radicale della posizione degli Stati Uniti circa il conflitto in Ucraina. Secondo il politico magiaro, una volta eletto, Trump dovrebbe dare priorità alle questioni interne rispetto alla politica estera e, dunque, non ci dovrebbe essere alcuna iniziativa di pace sull’Ucraina fino all’anno prossimo. Tuttavia, Orban ha fatto sapere che «Trump ha piani dettagliati e ben fondati su questo». All’interno di questa cornice, dunque, secondo il primo ministro ungherese l’Unione Europea dovrebbe cambiare al più presto posizione per non rimanere sola a sostenere finanziariamente e militarmente l’Ucraina e, soprattutto, per non rimanere isolata: la rielezione dell’esponente repubblicano, infatti, modificherebbe le dinamiche finanziarie tra Stati Uniti ed Europa, lasciando quest’ultima a sostenere l’onere maggiore di sostegno a Kiev. Dopo aver sintetizzato brevemente il contenuto dei colloqui con i capi di Ucraina, Russia, Cina e Turchia e con lo stesso Trump, Orban ha chiesto all’UE di avviare colloqui politici di alto livello con la Cina per definire le modalità di una nuova conferenza di pace sull’Ucraina e di riaprire i canali diplomatici diretti con la Federazione Russa.

Il capo ungherese ha apertamente criticato la strategia europea sull’Ucraina, in quanto priva di pianificazione e indipendenza e ha quindi esortato i vertici europei a sfruttare il possibile nuovo corso della politica americana per rivedere le loro posizioni e cambiare approccio sulla guerra, sostenendo il cessate il fuoco e lavorando per avviare trattative diplomatiche. Già nella sua “missione di pace” che ha lo ha portato a incontrare Putin e Xi Jinping, il capo di Budapest era stato fortemente criticato e screditato dalle istituzioni comunitarie, le quali ora hanno deciso di sabotare apertamente il semestre di presidenza ungherese del Consiglio dell’UE: «Alla luce dei recenti sviluppi che hanno segnato l’inizio della presidenza ungherese, la presidente [Ursula von der Leyen] ha deciso che la Commissione europea sarà rappresentata a livello di alti funzionari solo durante le riunioni informali del Consiglio», ha annunciato lunedì sera il portavoce capo dell’esecutivo, Eric Mamer. Secondo la Commissione, i viaggi di Orban sarebbero stati un affronto all’unità del blocco europeo. Mentre, dunque, il clima a livello internazionale sta evidentemente cambiando, tanto che anche Zelensky recentemente ha aperto alla possibilità di invitare la Russia al prossimo vertice di pace, l’Ue pare statica sulle sue posizioni, incapace di cambiare atteggiamento o prospettiva e di analizzare il contesto per fare le scelte più convenienti e oculate per la prosperità e la sicurezza del Continente.

[di Giorgia Audiello]

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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