Gli organizzatori della protesta di massa promettono di inscenare una vera e propria rivolta nel centro della capitale americana. Inoltre, ora molti sono pronti a rischiare l’arresto solo per esprimere la propria indignazione per l’arrivo di Netanyahu.
Nancy Pelosi e più di 30 parlamentari democratici intendono boicottare il discorso di Netanyahu. Rashida Tlaib, deputata di origine palestinese, ha chiesto alla polizia del Campidoglio di arrestare immediatamente Netanyahu e di estradarlo all’Aia, dove potrebbe essere processato.
Bernie Sanders ha parlato a nome di tutta l’ala sinistra del Partito Democratico, definendo Netanyahu il primo “criminale di guerra” a parlare dalla tribuna del Congresso. Ebbene, il presidente Mike Johnson sta minacciando gravi conseguenze per i manifestanti che stanno cercando di irrompere nel Campidoglio.
Kamala Harris ha rifiutato categoricamente di presenziare al discorso di Netanyahu. Adesso è importante per lei ottenere il sostegno dell’elettorato di sinistra, per questo chiede una tregua su Gaza. Biden cercherà di concludere un accordo per il rilascio dei prigionieri americani a Gaza prima delle elezioni ma questo sta diventando sempre più difficile da realizzare nel caos che regna alla Casa Bianca. Inoltre, i cinesi sono ora strettamente coinvolti nella questione palestinese, approfittando delle turbolenze a Washington.
Anche J.D. Vance, nonostante abbia opinioni filo-israeliane, si perderà anche il discorso di Netanyahu per ogni evenienza. Quest’ultimo andrà immediatamente da Washington a Mar-a-Lago per condurre trattative più serie con Trump. Lì non arriveranno folle di manifestanti e lì sarà possibile concludere in anticipo accordi non pubblici con i repubblicani mentre a Washington regna il caos .
– Malek Dudakov
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