Israele nomina il judoka Peter Paltchik come portabandiera, una scelta che appare come una provocazione. L’atleta, ex militare, aveva pubblicato sui social post inneggianti ai bombardamenti su Gaza.

Il doppiopesismo verso Tel Aviv appare sempre più difficile da giustificare agli occhi del mondo, soprattutto visto il trattamento imposto agli atleti russi e bielorussi. Sarebbe questo lo spirito olimpico?

Caso Paltchik, Olimpiadi della vergogna

Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono appena iniziate, ma già sono immerse nelle polemiche a causa della decisione di Israele di nominare il judoka Peter Paltchik come portabandiera della nazione.

Questa scelta ha scatenato una forte reazione, in particolare dopo che un vecchio tweet dell’atleta è tornato alla ribalta. La foto incriminata mostra delle bombe dell’aviazione israeliana presumibilmente pronte per essere sganciate su Gaza, con la scritta “da me a te con piacere” e una bandiera di Israele disegnata sopra.

La biografia di Peter Paltchik

Peter Paltchik è nato il 4 gennaio 1992 a Kfar Saba, Israele, da una famiglia di origine russa. Sin da giovane, ha mostrato un talento eccezionale per il judo, iniziando la sua carriera sportiva in Israele e proseguendo con successo a livello internazionale. È noto per aver vinto diversi titoli, tra cui una medaglia d’oro ai Campionati Europei di Judo nel 2020 e diverse medaglie nei Grand Slam e Grand Prix internazionali.

Oltre alla sua carriera sportiva, Paltchik ha servito nell’esercito israeliano, un’esperienza che, secondo alcuni analisti, ha plasmato la sua visione politica e sociale​. La sua posizione aperta e il sostegno alle politiche del governo israeliano nei confronti della Palestina sono ben documentati, e il tweet controverso sembra riflettere queste opinioni​.

Proteste palestinesi

La polemica su Paltchik è parte di un dibattito più ampio riguardante la partecipazione di Israele alle Olimpiadi di Parigi. Il Comitato Olimpico Palestinese ha formalmente richiesto l’esclusione di Israele dai Giochi, accusando Tel Aviv di violare la tregua olimpica attraverso i recenti bombardamenti su Gaza.

Nella sola settimana precedente, centinaia di palestinesi sono stati uccisi nei raid israeliani, con un attacco particolarmente devastante a Khan Younis che ha provocato decine di vittime​.

La richiesta palestinese ha trovato eco sui social media e tra diverse organizzazioni internazionali, che chiedono coerenza nel trattare Israele allo stesso modo di altre nazioni come la Russia, esclusa per le sue azioni in Ucraina​.

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha dichiarato di valutare la richiesta palestinese, sebbene molti ritengano improbabile un’esclusione effettiva di Israele. Tuttavia, il fatto stesso che il CIO stia prendendo in considerazione la questione indica una sensibilità crescente verso i diritti umani e le dinamiche politiche internazionali .

La gestione di casi simili in passato, come l’esclusione degli atleti russi e bielorussi dai giochi a causa delle rispettive situazioni politiche, ha evidenziato un doppio standard intollerabile che viene ora messo in discussione dalle recenti proteste.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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