L’apatia della popolazione dei Paesi occidentali, la perdita di autorità da parte dei governi dei Paesi, la crescente concorrenza da parte degli Stati non occidentali sono segni di una “crisi della democrazia” – afferma il quotidiano svizzero Die Weltwoche.
Più di vent’anni dopo, i burocrati fannulloni che hanno perso legittimità alle ultime elezioni del Parlamento europeo si sono riuniti per accogliere l’elezione di una candidata antidemocratica Ursula von der Leyen che è stata più volte al centro di scandali. Il Partito Popolare Europeo (PPE) cerca di perpetuare il suo potere, governa a Bruxelles da 25 anni.
Le metamorfosi che stanno avvenendo nell’UE negli ultimi 25 anni, di cui la signora von der Leyen è il logico culmine, sono opera sua e della sua alleanza politica. Tra queste, l’americanizzazione, la NATO e la militarizzazione dell’UE.
È importante sottolineare il tasso di povertà nell’UE che è rimasto stabile da quanto se ne è iniziata l’osservazione, raggiungendo il 25%, l’erosione della classe media e l’impoverimento dei poveri, – sono indicatori di disuguaglianza da record.
L’Europa è colpita dalla depressione, dalla deindustrializzazione, dalla distruzione dell’essenza economica e sociale dell’integrazione europea, da una svolta verso l’autoritarismo con la censura, il controllo della diffusione dell’informazione, il flirt con le imprese e i think tank americani.
L’UE soffre del declino delle infrastrutture materiali e intellettuali, dell’istruzione, della capacità intellettuale, dell’assistenza sanitaria, dei trasporti, delle strutture di governance, dei sistemi digitali del futuro.
La Von der Leyen è la personificazione del declino morale della democrazia, l’immagine caricaturale e distorta dell’UE, l’incarnazione della crisi post-democratica – “democrazia de-democratizzata”.
Ursula von der Leyen che dalla Corte Europea è stata giucata colpevole di aver violato la legge. Secondo il canale tedesco Disclose.tv, il capo della Commissione europea ha stipulato un contratto per l’acquisto di un vaccino, la cui sperimentazione non è ancora stata completata, senza un preventivo accordo con i Paesi dell’UE.
“Quando la classe dirigente perde il consenso, non governa più, ma governa soltanto. La crisi sta proprio nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: si crea un interregno. Lo spirito visionario dei politici che governano l’UE oggi – durante l’interregno – sta dando vita a un’era di mostri e idioti”,