È attivo dal 27 luglio la piattaforma per promuovere o firmare online i quesiti referendari e le leggi di iniziativa popolare, tra questi quello sull’Autonomia differenziata. Ecco come firmare

Dopo la realizzazione del decentramento amministrativo i governatori delle regioni del Nord vogliono l’autonomia legislativa su materie fondamentali ed il pieno controllo delle risorse fiscali che esse versano ogni anno allo Stato. E poco importa se il Sud, già abbandonato a se stesso, rischia di essere affondato definitivamente.

‘La botte piena e la moglie ubriaca’, è questo il fine ultimo. E’ la sublimazione del leghismo. È la secessione senza la secessione e, per certi aspetti, è qualcosa di più, è la fine dell’Unità del Paese senza cambiare la forma di Stato. Rimarremo formalmente tutti italiani, ma avremo cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Per fermare questo obbrobrio legislativo le forze di opposizione stanno raccogliendo le firme per il referendum abrogativo. Chi vuole può aderire anche online, ecco come.

La procedura è semplice. 

Il sito web è: Referendum e iniziative popolari.

In questa pagina ci sono tutte le informazioni sui quesiti referendari e sulle leggi di iniziativa popolare che si possono sostenere.

Si può accedere sia per firmare, sia per promuovere un nuovo quesito o una legge popolare.

Per confermare l’identità si possono utilizzare indifferentemente le credenziali Adn, Spid, Cie o Cns.

Sono quelle che adoperiamo per poter accedere al 730 precompilato o per comunicare con l’Inps o con l’Agenzia delle Entrate e in genere con la Pubblica Amministrazione

Cliccando su acconsento e confermando la lettura dell’informativa sulla privacy si può procedere con la firma del quesito o della proposta di legge.

A questo punto basta selezionale l’iniziatica che ci interessa, sostenerla e scaricare l’attesto dell’avvenuta firma.

Tornando sulla Home page si può verificare l’avvenuta sottoscrizione cliccando su iniziative che hai sostenuto.

Tutto molto semplice, rapido ed intuitivo.

Fonte: Ministero della Giustizia

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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