Hamas: “Verremo a Doha se si sospende la campagna militare nella Striscia”

Alessandra Fabbretti

ROMA – L’Iran non attaccherà Israele se procederanno i negoziati di pace per la striscia di Gaza, fissati per il 15 agosto, e se andranno a buon fine. Quindi ha ribadito che “non ha bisogno del permesso dell’Occidente per difendere la propria sovranità”. Lo hanno fatto sapere le autorità di Teheran, al culmine delle pressioni internazionali, dopo che da Tel Aviv arrivano informazioni che indicano un attacco diretto da parte del paese persiano contro Israele “entro giovedì”, giorno in cui riprenderanno i negoziati a Doha tra Israele e Hamas, promossi nei giorni scorsi da Stati Uniti, Egitto e Qatar. Al tavolo mancherà Ismail Haniye, capo dell’ufficio politico di Hamas, ucciso da Israele il 31 luglio in un attentato a Teheran. Da qui, le promesse di “rappresaglia” degli ayatollah.

Intanto, alla proposta di Teheran si aggiunge quella del leader del movimento palestinese Yahya Sinwar. Quest’ultimo ha fatto sapere che andrà ai negoziati solo se Israele porrà fine alla campagna militare contro Gaza, dove il bilancio dei morti dal 7 ottobre si sta rapidamente avvicinando a quota 40mila. Intanto, nel primo pomeriggio il movimento ha sparato due razzi verso la capitale Tel Aviv, che sono stati prontamente abbattuti senza causare danni. Secondo il New York Times però, Israele starebbe rendendo ancora più dure le richieste per raggiungere il cessate il fuoco – su cui sussiste già una risoluzione delle Nazioni Unite, che Israele non ha osservato – nonostante le pressioni internazionali a far tacere le armi, e la disponibilità di Hamas a ripartire dalla proposta di pace in tre tappe giunta dal presidente Joe Biden a fine maggio.

Ieri, anche il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani ha avuto una chiamata telefonica col suo omologo iraniano Ali Bagheri Kani, con cui è stata ribadita la necessità di “moderazione e approccio costruttivo”, per evitare “reazioni che alimentino il conflitto nella regione, pregiudicando il lavoro per il cessate il fuoco a Gaza”. Da parte sua, come scrive l’agenzia di stampa iraniana Irna, Bagheri Kani ha chiesto di “continuare ogni sforzo per fermare l’aggressione di Israele contro Gaza”, ribadito il diritto alla “risposta legittima al regime occupante” da parte delle forze palestinesi a Gaza, e osservato che “i recenti atti di aggressione e la palese violazione dell’integrità territoriale e della sovranità nazionale di Iran, Libano e Siria sono chiari esempi dello sforzo del regime israeliano di espandere la guerra in tutta la regione”.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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