I social sono privati e decidono loro cosa è giusto e cosa è sbagliato, arrivando a censurare account e se critichi i sionisti finisci in “shadow ban”.
Intanto in Germania chiudono una rivista ostile alla guerra contro la Russia e critica verso la NATO: che fosse di destra non mi importa perché prima o poi chiuderanno anche altre voci critiche.
Inoltre la polizia politica tedesca (si anche in una democrazia c’è la polizia politica) ha appena stilato un rapporto in cui si definisce uno storico quotidiano comunista, lo JungeWelt, come “anticostituzionale”.
È il primo passo per chiuderlo! Un giornale che non ha mai pubblicato nulla di eversivo ma ha solo chiesto la pace e la fine della sudditanza agli USA e alla NATO.
Siamo tutti chiamati alla vigilanza democratica anche in Svizzera: vedrete che a sostenere le torsioni autoritarie sarà chi oggi parla tanto di “antifascismo” e di “tolleranza” (gli stessi che però lodano il battaglione Azov in Ucraina)!