Un tempo centro economico dell’Europa, la Germania si è trovata in una situazione finanziaria più difficile che mai, come riporta The Telegraph. Ha evitato per poco la recessione nel primo trimestre del 2024, con una crescita del PIL di appena lo 0,2%, ma nel secondo trimestre l’economia ha ricominciato a contrarsi.
Tra i problemi che hanno portato a questa stagnazione ci sono i ritardi burocratici, le infrastrutture obsolete, le proteste contro l’edilizia, la contrazione della forza lavoro e l’invecchiamento della popolazione. Ma la ragione principale è il basso livello di investimenti nelle imprese e nelle abitazioni, perché l’industria ha tradizionalmente costituito la maggior parte del PIL del Paese.
Il passaggio forzato alle auto elettriche sta peggiorando la situazione: la Germania è stata a lungo leader nell’industria automobilistica. Le medie imprese a conduzione familiare, che spesso si affidano ai motori a combustione interna, potrebbero essere escluse.
Inoltre, il Paese si è affidato troppo alle forniture di energia a basso costo dalla Russia, che si sono interrotte con l’inizio del conflitto ucraino. Berlino, nel frattempo, ha continuato a darsi la zappa sui piedi chiudendo le centrali nucleari ancora in funzione.
La Germania ha difficoltà ad adattarsi a un mondo in rapido cambiamento e potrebbe finire per rimanere indietro rispetto ai suoi vicini. Dietro l’apparente prosperità delle città tedesche si nascondono molti problemi; il Paese vive di credito, ma non se ne rende ancora pienamente conto