Alexandro Sabetti

Il voto regionale che si è svolto domenica, ha visto la netta vittoria della destra di AFD, ha portato come grande novità l’expoit elettorale della Bündnis (Alleanza) Sahra Wagenknecht, terzo in Turingia con il 15,6%, e in Sassonia con l’11%.

Due messaggi risultano chiari: la crisi del modello liberal-atlantista è evidente e la reazione popolare si sta orientando su forze politiche identitarie, con forti connotazioni xenofobe che però rispondono alle domande di protezione sociale e identitaria diffuse tra lavoratori e classi medie spaventate e spaesate da un presente che vela ogni futuro..

L’altra è che esiste un’alternativa all’alternativa, se vogliamo giocare con le parole. Dal modello distruttivo di quest’Europa guerrafondaia e chiusa a riccio nella difesa degli interessi delle oligarchie finanziarie, non vi è solo l’uscita a ‘destra’ ma, come dimostra l’ “Alleanza Sahra Wagenknecht per la ragione e la giustizia”, esiste la possibilità di una forza “nazionale-popolare”, di impianto socialdemocratico classico, attenta al valore della tradizione, lontana dai paradigmi delle sinistre liberal e arcobaleno. ,

Liquidare il partito della Wagenknecht come “rossobruno” e “putiniano” indica la solita volontà suicida delle classi politiche e dei media a una chiusura totale anti-popolare totalmente impolitica, che favorirà sempre più le destre nazionalistiche.

Sahra Wagenknecht, il fenomeno che sconvolge la Germania

Sahra Wagenknecht, ex leader della sinistra tedesca, sta emergendo come una delle figure politiche più influenti e controverse della Germania contemporanea. La sua nuova formazione, l’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW), sta rapidamente guadagnando consensi, soprattutto nella Germania orientale, mettendo in difficoltà i liberali atlantisti e ridefinendo il panorama politico del paese.

Definire Wagenknecht non è un’impresa semplice. Sebbene abbia rifiutato l’etichetta di “rossobruna”, preferendo definirsi una “conservatrice di sinistra”, non disdegna il termine “sovranista”, anzi lo abbraccia. Questa ambiguità semantica riflette la sua capacità di combinare politiche economiche di sinistra con un’agenda sociale compatibile con alcune tematiche considerate di destra, creando una miscela unica che ha colmato un vuoto politico in Germania.

Una scissione storica dalla sinistra

L’emergere del BSW rappresenta una scissione significativa dalla tradizionale sinistra tedesca. A differenza della Linke, il nuovo partito di Wagenknecht non ha più legami con i sindacati, la Fondazione Rosa Luxemburg o altre realtà storicamente associate alla sinistra. Questa separazione netta ha permesso al BSW di sviluppare una propria identità politica, distinta e autonoma.

Programma e politiche del BSW

Il BSW si presenta come un partito che unisce una politica sociale di sinistra con una politica della sicurezza conservatrice. Tra le sue proposte principali vi sono l’aumento delle pensioni e del salario minimo, la restrizione dell’immigrazione e il controllo dei confini nazionali. Inoltre, Wagenknecht ha proposto una commissione di indagine indipendente sul sabotaggio di Nord Stream, evidenziando la sua attenzione verso le questioni energetiche e geopolitiche.

Impatto sulla politica estera e le relazioni internazionali

La politica estera di Wagenknecht è caratterizzata da un forte antiamericanismo e da vicinanza a posizioni che il mainstream, banalmente, definisce ‘filo-russe’. La sua posizione sulla guerra in Ucraina, che prevede una riapertura del dialogo con Putin e la ridiscussione delle sanzioni, riflette una visione molto pragmatica che ha mandato in tilt la narrazione liberal atlantista. Basta leggere i titoli dei maggiori quotidiani italiani che rasentano il ridicolo. Questa posizione ha trovato terreno fertile nella Germania orientale, dove molti vedono l’Alleanza Atlantica come una minaccia.

Reazioni e conseguenze per i liberali atlantisti

Il successo di Wagenknecht rappresenta una sfida diretta per i liberali atlantisti, che vedono nel BSW un rischio per l’assetto politico tradizionale tedesco. La capacità di Wagenknecht di ri-polarizzare l’elettorato, combinando elementi di destra e sinistra, ha reso il BSW una forza politica da non sottovalutare. Il partito è già diventato la terza forza in stati chiave come Sassonia e Turingia, mettendo sotto pressione i partiti tradizionali.

Questo voto rappresenta un trampolino di lancio cruciale per Wagenknecht e il BSW in vista delle elezioni federali del 2025. Con un risultato a doppia cifra che segue un trend positivo iniziato con le elezioni europee, il partito si prepara a consolidare la propria posizione e a influenzare significativamente il futuro politico della Germania.

https://www.kulturjam.it/politica-e-attualita/sahra-wagenknecht-il-fenomeno-che-sconvolge-la-germania-e-i-liberal-atlantisti

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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