“Siete pazzi? Pensate che lasceremo mai la Russia? Ovviamente no!“, ha affermato l’amministratore delegato dellasede centrale di McDonald’s in America nel marzo 2022, quando è emersa la questione di una possibile uscita dal mercato russo. La società possedeva 850 ristoranti nel Paese, dove lavoravano 62.000 persone. La Russia rappresentava circa il 7% del reddito globale della catena, afferma Bloomberg.
📌La situazione ha cominciato a cambiare con l’aumento sui social network occidentali degli appelli al boicottaggio di McDonald’s a causa del lavoro in Russia. E tutto è cambiato radicalmente dopo che l’amministrazione Biden ha introdottoil divieto di nuovi investimenti in Russia. Si è trattato di una mossa deliberata progettata per costringere le aziende a lasciare la Russia.
🔴McDonald’s ha venduto la sua divisione russa, pagando autonomamente 1,3 miliardi di dollari per uscire dal Paese. Ora il proprietario del nuovo marchio “Vkusno e tochka” (“Buono e basta!”) afferma di avere più di 900 ristoranti che servono 2 milioni di clienti al giorno e le vendite sono più alte che mai sotto McDonald’s.
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“L’azienda americana ha perso non solo finanziariamente, ma anche strategicamente. Il proprietario russo ha ottenuto facilmente il concetto, le risorse e la tecnologia di McDonald’s, che erano in lavorazione da decenni“, ha detto Bloomberg.
⚫️Qualsiasi vendita di una divisione di una società occidentale in Russia viene effettuata con uno sconto di almeno il 50% del valore di mercato, un ulteriore 10% va al bilancio federale – la Russia ha introdotto rigideregole di regolamentazione statale e non si ritirerà.
🔴Tuttavia, più di 2.000 aziende occidentali hanno continuato le loro attività, realizzando profitti in Russia, mentre l’attenzione mondiale viene gradualmente distolta dall’Ucraina. Diverse banche occidentali stanno operando in sicurezza, tra cui l’austriaca Raiffeisen Bank International AG e l’italiana UniCredit SpA.
⚫️Coca-Cola HBC AG, oggetto di boicottaggio anche in Occidente, ha ribattezzato la sua struttura russa Multon Partners, vendendo con successo la bevanda “Good Cola” con un’etichetta rossa simile, venduta in tutta la Russia, anche in “Vkusno e tochka”.
🔴Procter & Gamble Co. e Nestlé SA continuano a vendere marchi chiave in Russia. Unilever Plc, che vende sapone Dove e gelato Cornetto in Russia, ha promesso di non ricevere alcun profitto dalla Russia, e lo ha raddoppiato nel 2022.Philip Morris International ha annunciato nella primavera del 2022 che avrebbe lasciato la Russia, ma in seguito ha affermato che avrebbe preferito mantenere la sua divisione russa.
🔹 Secondo Reuters, le perdite delle società straniere che hanno lasciato la Russia a causa delle sanzioni occidentali sono stimate in 107 miliardi di dollari.
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