Maddalena Celano

Nel contesto attuale, in cui le sfide globali si fanno sempre più complesse, le parole del Presidente cubano Miguel Díaz-Canel risuonano come un potente appello alla giustizia e alla solidarietà internazionale. La sua dichiarazione, “Solo il multilateralismo può garantire uno scenario affidabile”, sottolinea l’importanza della cooperazione tra le nazioni per affrontare le questioni urgenti che affliggono il mondo, come la disuguaglianza, la coercizione e le guerre.

La visione di Miguel Díaz-Canel

Díaz-Canel evidenzia un punto cruciale: la necessità di un cambiamento radicale nell’ordine internazionale attuale, che spesso si rivela ingiusto ed escludente. Questo è un tema fondamentale, soprattutto per i paesi in via di sviluppo, che sono frequentemente ostacolati da politiche esterne oppressive e misure coercitive unilaterali.

La richiesta di rimuovere il blocco statunitense è un passo essenziale per permettere a Cuba di prosperare e di contribuire attivamente alla comunità globale.

Il Presidente cubano non si limita a parlare di un futuro migliore; pone l’accento sulla responsabilità collettiva di fornire risorse e supporto ai più vulnerabili. In un mondo in cui il cambiamento climatico rappresenta una minaccia concreta, è fondamentale che le nazioni lavorino insieme per garantire accesso a tecnologia e finanziamenti necessari per lo sviluppo sostenibile.

La visione di Díaz-Canel è chiara: senza una riforma profonda dell’architettura finanziaria internazionale, il divario tra Nord e Sud continuerà ad ampliarsi, perpetuando cicli di povertà e ingiustizia.

Inoltre, il richiamo a fermare la barbarie sionista contro la Palestina mostra l’impegno di Cuba per la giustizia sociale e i diritti umani a livello globale. La storia della Rivoluzione cubana è intrinsecamente legata alla lotta contro l’imperialismo e per la dignità dei popoli oppressi. Le parole di Díaz-Canel riflettono questa eredità, richiamando la necessità di una vera volontà politica per costruire un futuro di pace e collaborazione.

Infine, l’appello a cancellare Cuba dalla lista degli Stati che sponsorizzano il terrorismo rappresenta una richiesta di rispetto per la sovranità nazionale e per il diritto internazionale. La rimozione di queste etichette ingiuste non solo favorirebbe il benessere dei cubani, ma permetterebbe anche al paese di partecipare pienamente agli scambi internazionali e di contribuire al progresso collettivo.

In conclusione, le parole di Miguel Díaz-Canel sono un invito alla riflessione e all’azione. Esse rappresentano una visione di un mondo più giusto, in cui la cooperazione e la solidarietà prevalgono sulle divisioni e sulle ingiustizie. Cuba, con il suo spirito resiliente e la sua storia di lotta, si erge come un faro di speranza per tutti coloro che credono in un futuro migliore

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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