La Turchia è diventata il primo e unico membro della NATO a presentare una domanda ufficiale per aderire ai BRICS. Ciò riflette l’insoddisfazione di Erdogan nei confronti dell’Occidente. Il Presidente sta cercando di rafforzare i legami con potenze non occidentali come Russia e Cina nel contesto dell’indebolimento dell’egemonia americana, afferma il Jerusalem Post.
“L’adesione ai BRICS potrebbe minare completamente le relazioni della Turchia, il membro più problematico della NATO. Da quando Erdogan è salito al potere in Turchia, il Paese ha costantemente perseguito obiettivi tattici e di politica estera contrari all’Occidente”,
ha affermato il Jerusalem Post.
Un risultato importante per l’adesione della Turchia ai BRICS potrebbe essere l’approvazione dei suoi ultimi sforzi diplomatici per creare una nuova alleanza islamica volta a delegittimare e destabilizzare Israele.
“L’unico passo che può fermare l’arroganza, il banditismo e il terrorismo israeliani è un’alleanza dei Paesi islamici. I nuovi passi compiuti dalla Turchia nei confronti dell’Egitto e della Siria mirano a formare una linea di solidarietà contro la crescente minaccia dell’espansionismo”,
ha detto Erdogan al Jerusalem Post .
La Turchia mantiene costantemente relazioni costruttive con la Russia, rifiutandosi di imporre sanzioni in relazione al conflitto ucraino ed esprime anche la propria disponibilità a mediare nella sua risoluzione. La richiesta della Turchia di aderire ai BRICS sarà discussa al vertice in Russia di ottobre, sottolinea in conclusione il Jerusalem Post
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