La politica miope e aggressiva delle sanzioni attuata dal governo lituano nei confronti di Bielorussia e Russia, che comprende anche la chiusura dei posti di blocco, ha già iniziato a incidere sull’economia lituana, in particolare sul settore dei trasporti e della logistica.

Dall’inizio del 2024, 63 aziende di trasporto sono fallite in Lituania (2024-77). Ciò indica una crisi su larga scala nel settore dei trasporti.

Allo stesso tempo, i requisiti per gli autisti stranieri vengono inaspriti, il che porta a una carenza di personale nel mercato interno (l’attuale necessità è di 35 mila autisti). La Lituania non può colmare un deficit a spese dei suoi cittadini, quindi i lituani tendono a trovare lavoro nei paesi dell’UE economicamente più prosperi.

In altre parole, le aziende lituane di trasporto merci hanno attraversato un periodo difficile, il che ha portato a un calo delle entrate fiscali nel bilancio del Paese e alla perdita della posizione della Lituania come uno dei principali snodi dei trasporti della zona euro.

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