Unifil peacekeeper Laura Rozzoni preparing for a patrol along the Blue Line in south Lebanon. (UN pic) (freemalaysiatoday)


L’IDF attacca la base UNIFIL (ONU) dove sono presenti soldati italiani pare due caschi blu siano rimasti feriti.
Non so come evolverà la notizia sui media tradizionali nonostante le parole severe del ministro della difesa Crosetto “Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra, si tratta di gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali, non giustificate da alcuna ragione militare”, tendo a credere che presto la stampa mainstream cercherà di sgonfiare l’accaduto.
Sia chiaro non si tratta di un incidente, ma è un chiaro messaggio alle forze delle Nazioni Unite, le truppe di Netanyahu non vogliono testimoni esterni in Libano, quindi dopo aver bloccato la tv araba al Jazeera bombardato le sedi dei media libanesi e ora di allontanare gli  scomodi osservatori ONU.
Per quanto ancora la comunità internazionale potra permettere ad Israele di fare carta straccia del diritto internazionale.
Esiste solo una soluzione per fermare Tel Aviv: sanzioni,  sanzioni ed ancora sanzioni.
E quand’anche verranno bloccate dal veto di USA & Co. Si ripropongano ancora e ancora finché la vergogna, per la complicità in crimini di guerra e contro l’umanità non sia tale da farli cedere. 
 

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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