Mutuato indebitamente un titolo gramsciano mi permetto di sviluppare per punti un minimo di analisi e di proposta al riguardo della drammatica situazione che stiamo vivendo tra esercizio di ferocia disumana e “orlo del precipizio”:

1) Lo stato di cose in atto sia sul fronte ucraino – russo sia tra Israele e Libano e massacro perpetrato nei confronti del popolo palestinese richiede alle forze che intendono opporsi alla deriva bellico-stragista un salto di qualità rispetto alla consueta logica pacifista e alle sue dimostrazioni nel senso di interventi pubblici, manifestazioni, sfilate varie;

2) Lo spazio di riferimento non può che essere quello europeo: ogni rinserramento nazionale sarebbe del tutto al di sotto della gravità della situazione. Si legge di assurde divisioni nel gruppo Left al Parlamento Europeo. Occorre subito esercitare una fortissima pressione perchè la sinistra presenti un quadro di volontà unitaria attorno ad alcuni punti fermi:

a) sciopero generale europeo contro la fornitura d’armi per qualsiasi teatro di guerra e per tutti i contendenti (ricordando che non si tratta soltanto di Medio Oriente e Ucraina:in questo momento sono calcolati 51 conflitti in atto in varie parti del mondo);

b) voto contrario in tutti i Parlamenti nazionali e in quello Europeo a qualsiasi richiesta di finanziamento per forniture di armi a paesi belligeranti (non un soldo ai crediti di guerra, tanto per ricordare una pagina tragica nella storia del movimento operaio;

c) presentazione, sempre a livello europeo e in tutti i parlamenti nazionali, di mozioni e ordini del giorno di richiesta di iniziative di pace e di rafforzamento delle strutture sovranazionali con lo scopo di aprire una discussione complessiva nell’opinione pubblica del Continente cercando anche di svelare le tante falsità che da più parti si stanno esprimendo;

d) forte mobilitazione da parte di tutti i soggetti di intermediazione sociale (sindacati, associazionismo, ecc.). Costituzione di comitati per la pace a livello di ogni provincia con coordinamento nazionale e relativa proiezione europea.

Di Franco Astengo

Lunga militanza politico-giornalistica ha collaborato con il Manifesto, l'Unità, il Secolo XIX,. Ha lavorato per molti anni al Comune di Savona occupandosi di statistiche elettorali e successivamente ha collaborato con la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova tenendo lezioni nei corsi di "Partiti politici e gruppi di Pressione", "Sistema politico italiano", "Potere locale", "Politiche pubbliche dell'Unione Europea".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: