Anche noi di Potere al Popolo, come decine di altre realtà politiche, sociali e sindacali, aderiamo all’assemblea nazionale convocata per il 9 Novembre a Roma per discutere di come continuare a costruire collettivamente la mobilitazione nazionale contro la guerra in Medio Oriente. È una questione fondamentale, di cui tutte e tutti ci dobbiamo sentire partecipi.
In questi mesi abbiamo organizzato insieme cortei, manifestazioni, presidi, picchetti, abbiamo discusso in assemblee di approfondimento pubbliche, credermi rimetta culturali e mediatici. In maniera instancabile.
Il movimento in solidarietà al popolo palestinese è riuscito a imporre a livello internazionale parole d’ordine come lo stop al genocidio e al finanziamento di Isra4le, superando quel muro mediatico e politico che ha tentato in ogni modo di giustificare quello che sta avvenendo a Gaza, in Cisgiordania e ora in Libano, Siria. Coinvolgendo sempre di più nuove persone, politicizzando e attivando settori ormai fermi da anni, costruendo una sensibilità generale contro la guerra e contro tutto quello che sta avvenendo. Anche i sondaggi lo dicono: la maggior parte delle persone ci dà ragione.
Una guerra che però non sembra fermarsi, e che nessun governo occidentale sembra voler far terminare e anzi, vuole continuare a finanziare.
Abbiamo fatto un grandissimo lavoro, ma ora dobbiamo fare di più.
Il nostro compito oggi è allargare la mobilitazione, rendere il NO ALLA GUERRA e il NO ALL’INVIO DI ARMI una rivendicazione chiara con cui condannare in primis le azioni del nostro Governo.
È necessario coinvolgere settori sociali sempre più ampli, mettere insieme tutte quelle realtà che in questi mesi si sono mobilitate, costruire un grande movimento contro la guerra. Lo possiamo fare, insieme, partendo dal confronto che ci sarà il 9 Novembre a Roma, in vista di una grande mobilitazione nazionale.
Noi ci saremo, e tu?
Marta Collot Pap