il Fatto quotidiano, 3 maggio 2018. Siamo un popolo di becchini. Più gente si ammazza in giro per il mondo più siamo benestanti e soddisfatti, crepi pure l’amico col nemico, più sono meglio è per noi. E’ il capitalismo, baby
«1.700 miliardi di dollari – Dopo dieci anni di crisi, le spese tornano a crescere. Tranne che per la Russia»
Le spese militari globali tornano ad aumentare dopo quasi un decennio di stasi seguito alla crisi. Lo certificano i nuovi dati pubblicati dall’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri) relativi all’anno passato. Gli investimenti in difesa sono cresciuti a livello mondiale di oltre un punto percentuale raggiungendo la cifra di 1.700 miliardi di dollari, 230 dollari per ogni abitante del pianeta. Oltre la metà di questi soldi vengono spesi da paesi Nato, oltre un terzo dagli Stati Uniti, che nel 2017 non mostrano ancora l’aumento del 18% deciso dal presidente Trump per l’anno fiscale corrente. La crescita più significativa si registra in Arabia Saudita (da anni in guerra in Yemen e principale importatore di armamenti occidentali, italiani compresi) con un aumento annuo del 9%, per una spesa che supera il 10% del Pil nazionale e posiziona la petrolmonarchia al terzo posto nella classifica mondiale dopo Stati Uniti e Cina, scalzando la Russia.
Continua…