Francesco Cecchini.
MAI PIU’ MASSACRI.
SITUAZIONE.
https://www.youtube.com/watch?v=7KtrMM063xQ
Lo scorso 5 luglio in diverse città del mondo si sono tenute una veglie per respingere e condannare l’ondata di omicidi di leader sociali e difensori dei diritti umani in Colombia dopo la firma dell’Accordo di pace nel 2016. La Colombia affronta in questi giorni un dramma che scuote l’intero paese: l’omicidio dei leader sociali. Non esiste una contabilità precisa e le informazioni sono diverse. Comunque secondo l’INDEPAZ, Istituto di Studi per lo Sviluppo e la Pace, dal 1 gennaio al 5 luglio 2018, sono stati registrati 119 omicidi di leader sociali.
ELN.
Sabato scorso L’ ELN ( Esercito di Liberazione Nazionale) ha esortato il governo di Juan Manuel Santos a mostrare la volontà di porre fine alla morte dei leader sociali e dei difensori dei diritti umani. Ha respinto inoltre accuse del Procuratore Generale, Luis González León, che lo responsabilizzano senza fondamento dell’assassinio di leader sociali. “L’ufficio del procuratore confonde e contamina intenzionalmente senza fornire informazioni a sostegno delle sue accuse contro di noi. Le parole di González León rappresentano una cortina di fumo per nascondere i veri esponsabili.”
NUESTRO PARTIDO ES COLOMBIA.
Per Clara López Obregón, di Nuestro Partido es Colombia il terrorismo paramilitare della fine del secolo scorso sta tornando, con lo stesso ingrediente dell’intolleranza politica che pensavamo di aver superato. Ora i morti, le minacce e il terrore sono diretti a Colombia Humana e a coloro che hanno sostenuto la campagna di Gustavo Petro per la Presidenza. Si assiste una ripetizione del massacro di leader sociali e politici degli anni ottanta e novanta che ha portato al genocidio dell’Unione Patriottica, l’uccisione di cinquemila sindacalisti, un numero indeterminato di dirigenti e difensori dei diritti umani e attacco mortale contro quattro candidati alla presidenza nella campagna del 1990: Jaime Pardo Leal, Jaramillo, Carlos Pizarro e Luis Carlos Galán.
COLOMBIA HUMANA.
L’ex candidato presidenziale Gustavo Petro di Colombia Humana, da una spiegazione sull’assassinio di questi leader e propone una mobilitazione internazionale. “Siamo in un’emergenza umanitaria. Ci stanno massacrando. La tirannia è scoppiata in Colombia. Ci mobiliteremo questo 7 agosto con tutta la forza del popolo per la pace e la vita . Stanno massacrando le persone che hanno votato per Colombia Humana. Va risposto in pace ma con forza. IL PROSSIMO 7 AGOSTO DEVE ESSERE UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE PER LA PACE IN COLOMBIA. Facciamo vedere al mondo che siamo cittadini liberi che non si lasceranno uccidere. “
