Il procuratore generale israeliano Avichai Mandelblit ha annunciato oggi l’intenzione di incriminare il primo ministro Benjamin Netanyahu per corruzione. La decisione, riferisce il quotidiano “Jerusalem Post”, potrebbe avere un impatto decisivo sulle elezioni anticipate previste il 9 aprile. Mandelblit ha spiegato che Netanyahu sarà incriminato per corruzione, frode e violazione di fiducia in tre episodi distinti. Si tratta del cosiddetto “Caso 4000”, che riguarda i rapporti tra il primo ministro e il magnate delle telecomunicazioni Shaul Elovitch; del “Caso 2000”, che concerne un presunto accordo tra Netanyahu e il proprietario del quotidiano “Yedioth Ahronoth”, Arnon Mozes, per una copertura mediatica favorevole; e del “Caso 1000”, secondo cui il premer è sospettato di aver ricevuto benefici per circa 282 mila dollari da alcuni miliardari in cambio di favori. In tal modo verrà respinta la richiesta del capo dell’esecutivo di rimandare il verdetto dopo le elezioni.