Argentina Il candidato alla presidenza del Fronte di tutti, Alberto Fernández, ha anticipato che in caso di una sua vittoria contro Macri e di un suo arrivo alla Casa Rosada il 10 dicembre, il suo governo lascerà il Gruppo da Lima, il meccanismo promosso dagli Stati Uniti per fare pressione su Nicolás Maduro e forzare la sua uscita dal potere con la richiesta di elezioni anticipate.

Alberto ha rivelato questo asse portante della sua politica estera ieri, durante una conferenza stampa tenutasi dopo l’incontro con il candidato alla presidenza dell’Uruguay, Daniel Martínez, attuale sindaco di Montevideo per il Frente Amplio (coalizione delle sinistre al potere da 2 mandati).

Fernández ha elogiato la posizione adottata dall’Uruguay e dal Messico di fronte al conflitto aperto nel paese governata dal presidente Maduro.

“La posizione del Messico e dell’Uruguay sulla questione del Venezuela è la posizione giusta per affrontare un problema che tutti vediamo. L’Argentina deve far parte dei paesi che vogliono aiutare i venezuelani a trovare una soluzione. Essere nel gruppo di Lima è contraddittorio con questo proposito”, ha detto Fernández.

Il 23 settembre, nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, l’Argentina di Macri ha sostenuto, insieme agli Stati Uniti e ad altri paesi del gruppo Lima, la convocazione dell’Organo di consultazione del Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca (TIAR), il che prevede la possibilità di un intervento militare nel continente contro “un attacco armato di qualsiasi Stato contro un paese americano”, una formula utilizzata in questo caso per mettere sotto pressione Maduro ed il suo governo.

Entrambi i candidati concordarono sull’integrazione latinoamericana, interrotta dalla rottura dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur) e dal loro tentativo di sostituirlo con un forum chiamato Prosur. L’ex capo di stato maggiore e il sindaco di Montevideo, senza menzionarlo, hanno inteso offrire una possibilità di dialogo all’amministrazione del presidente brasiliano Jaír Bolsonaro, che ha abbandonato insieme al presidente Mauricio Macri l’organismo ideato da Nestor Kirchner, Hugo Chávez e Lula Da Silva.

“Per quanto mi riguarda”, ha detto Alberto, “l’integrazione latinoamericana è molto importante. Quando l’America Latina si disintegra, perde il possesso della regione. Dobbiamo integrarci preservando anche il colore politico di ogni nazione, rispettando ciò che ogni Paese decide, ma deve essere un orizzonte che non dobbiamo mai perdere di vista”.

Traduzione rete solidarietà rivoluzione bolivariana

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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